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Margine di almeno 3 mm.di debordo che viene lasciato su ogni lato dell’immagine di stampa, che viene successivamente tagliato in legatoria con la taglierina.
La pubblicità tradizionale rivolta ai media: campagna stampa, spot TV, radio comunicato, affissione. Tutto quello che non rientra nell’ABOVE, viene definito below the line.
Termine tecnico significante che un’immagine, o un colore, si estende fino al bordo di un foglio stampato, senza interspazi bianchi.
La pubblicità composta di depliant, brochure, cataloghi, flyers, packaging e tutte le azioni non rivolte ai media tradizionali.
Comunemente il “Fronte” e il “Retro” della carta che viene stampata.
Termine tipografico usato per definire un carattere nero, con aste pesanti.
Detta anche “rilegatura alla rustica”. E’ il tipo di rilegatura più economica per un libro in cui le segnature, dopo essere state accavallate le une nelle altre, vengono cucite a filo di refe o fresate sul dorso e quindi incollate a una copertina di cartoncino.
Bozza, prova che viene usata per il controllo della posizione del testo e delle immagini; il posizionamento delle pagine per la piegatura prima dell’impianto di stampa.
I quattro colori di base della stampa a colori, da cui il termine “quadricromia”. La combinazione CMY rende possibile la ricostituzione della maggioranza dei colori visibili, compreso il nero.
Inchiostri di stampa che non sono inclusi nei quattro colori della quadricromia: Cyan, Magenta, Giallo e Nero (CMYK). Sono considerati colori speciali anche gli inchiostri con pigmenti metallici o fluorescenti.
Colori speciali definiti singolarmente che vengono stampati usando un solo inchiostro, invece che usando gli inchiostri standard CMYK.
Operazione che consiste nel creare, su una copertina, delle scanalature in corrispondenza delle quali la rigidità della stessa risulta fortemente ridotta, sarà quindi possibile aprire un libro più facilmente.
Prova colore adatta per la valutazione reale dei colori di stampa. Si tratta di un procedimento chimico, molto diffuso, per produrre prove colore che simulano il risultato della macchina da stampa. Non si tratta, ovviamente, di una prova valida per dare un giudizio definitivo e sicuro sulla qualità del lavoro, ma serve comunque per una prima immediata stima della selezione e degli eventuali interventi cromatici da effettuare.
Cartello sagomato esposto vicino al prodotto sul punto vendita.
Tipo di confezione di una pubblicazione con cucitura a filo.
Imperfetta sovrapposizione dei colori su uno stampato.
Lama sagomata per tagli particolari di carta.
Termine che può essere usato in senso generico per descrivere qualsiasi foglietto pubblicitario. Nel dettaglio si riferisce ad un pieghevole che illustra e reclamizza servizi o prodotti.
Fac-simile (campione) di un prodotto e del suo confezionamento realizzato a mano, il più vicino possibile alla sua realizzazione meccanica finale, per la presentazione al cliente o per riprese fotografiche e cinematografiche.
Termine inglese che letteralmente vuol dire trasferire. Con questo termine internazionale si definisce la stampa litografica che consiste appunto in un sistema di stampa indiretta planografica in cui l’immagine è trasferita alla carta da un cilindro rivestito di caucciù, che a sua volta riceve l’inchiostro da una matrice metallica incisa, denominata lastra. Oggi rappresenta il procedimento più diffuso nel mercato della stampa commerciale.
Marchio registrato della ditta Pantone Inc. Si tratta del più noto sistema di catalogazione dei colori. In questo sistema, i toni di colore vengono definiti numericamente e vengono classificati più di 1000 colori, ottenuti tutti dalla miscelazione fisica di 6/8 colori base. Diffuso a livello mondiale, il sistema Pantone è diventato praticamente uno strumento indispensabile ed insostituibile nel settore delle arti grafiche.
Tipo di carta con una particolare finitura superficiale, costituita da gesso, caolino ed altre sostanze chimiche, che ne accentua la levigatezza e la lucentezza.
Frase di chiusura del messaggio pubblicitario, riassuntiva e conclusiva, caratterizzante del prodotto e dell’intera azienda. Il Pay-off è utilizzato per dare continuità ad una campagna stampa con annunci diversi e per comunicare l’idea chiave del prodotto.
Tipo di punto usato in legatoria per unire più pagine di un opuscolo.
Sistema di rilegatura con aghi metallici. In questa lavorazione il metallo non aderisce alla costa dello stampato ma forma un occhiello “omega” che permette l’inserimento in un raccoglitore ad anelli.
Pubblicazione stampata a 4 facciate. Serie di quattro facciate ottenute piegando un foglio in due.
Perfetta sovrapposizione di due o più elementi stampanti.
(Red, Green, Blue) I colori fondamentali dei normali tubi catodici che combinati tra di loro formano i vari colori.
Nella confezione cartonata di un libro, si definisce in tal modo il foglio di carta pesante di formato doppio rispetto alla pagina, incollato sull’interno della copertina e lungo il bordo interno delle pagine di apertura e di chiusura del libro stesso.
Sistema di rilegatura con filo (di metallo o plastica) avvolto a spirale e infilato nella foratura dei fogli (singoli) che compongono lo stampato.
Procedimento di stampa tipografico che utilizza un nastro di colore termotrasferibile per trasferire il grafismo dalla forma al supporto: la forma è riscaldata da resistenze elettriche.
Metodo di nobilizzazione di uno stampato con cui si ottiene un rilievo sul foglio applicando una pressione al supporto posto sopra una forma di tipo rilievografica non inchiostrata.
Procedimento di stampa diretta tra computer e stampante (laser, inkjet).
Carta “naturale”, non patinata.
Metodo di nobilitazione di uno stampato che permette di stendere un velo di vernice che dona un particolare effetto di brillantezza e tattile, tramite un procedimento di stampa quale la serigrafia, permettendoci di avere anche delle forme non regolari, ma sagomate.
Un’immagine vettoriale è formata da funzioni matematiche e primitive geometriche che descrivono la posizione dei punti che formano le immagini e il tipo di linee che uniscono tali punti. Questo formato ha il vantaggio di creare file dalle dimensioni contenute e la possibilità di ridimensionamento senza subire distorsioni.
Termine che indica l’ultima prova prima della stampa necessaria prima dell’entrata in produzione. La bozza per il “visto si stampi” viene firmata per accettazione dal cliente ed è utilizzata come prova legale di paragone in caso di controversie.
Il Gran Premio automobilistico d’Italia è una delle gare classiche del Campionato mondiale di Formula 1. Si disputa a settembre sulla pista dell’Autodromo Nazionale di Monza.
Solo in 5 occasioni il gran premio si è disputato in altre città: Montichiari (1921) Livorno (1937), Milano (1947), Torino (1948) ed Imola (1980).
A pochi giorni dall’edizione 2015 abbiamo raccolto per voi tutti i poster storici attraverso i quali si comunicava la tanto attesa gara annuale.
È importante soffermarsi a pensare come questa tipologia di comunicazione, attraverso affissioni e pubblicazioni sui principali quotidiani nazionali, ricopriva un ruolo fondamentale e molto più incisivo in passato.
Pensiamo, per esempio, ai primi anni ’90 senza tutto il rumore comunicativo generato dal boom di Internet dei giorni nostri.
Vediamo dunque qualche spunto e qualche riflessione sull’impostazione visual dal 1921 ad oggi, cercando di individuare caratteristiche grafiche, stilistiche o cromatiche comuni;
La nuova stagione Serie A 2015/2016 è ormai alle porte!
NeroBold ne ha approfittato per dare un’occhiata all’evoluzione storica e grafica dei loghi di alcune tra le principali squadre che prendono parte regolarmente al campionato italiano.
Spesso ci dimentichiamo che anche le società di calcio sono aziende a tutti gli effetti.
Di fatto una delle strategie più vincenti per un club è la crescita del brand attraverso l’internazionalizzazione dello stesso. Si tratta di un’operazione lunga che se ben svolta può permettere di implementare le attività di marketing nella vendita di merchandising anche nei paesi stranieri. Per questo motivo è molto importante godere, come qualsiasi azienda, di una forte e consolidata visual identity.
Non abbiamo riportato tutti i loghi che sono stati realizzati. Alcuni perché non riconosciuti a livello di federazione, altri perché presentavano differenze quasi impercettibili dai precedenti.
Abbiamo selezionato i principali loghi (storici e attuali) di Juventus, Inter, Milan, Roma, Lazio, Napoli e Fiorentina. Non ce ne vogliano i tifosi di altre squadre che non abbiamo proposto!
Abbiamo fatto una sola eccezione… Monza Calcio!
Dovevamo! È casa nostra e soffriamo ancora per i fatti più recenti legati alla società.
Se conoscete app ancora più assurde segnalatecele e scriveteci!
Su quelle presentate lasciamo a voi la scelta.
Ora scusate.. si è fatto tardi… abbiamo un uovo da rompere!