Strategie di marketing, sei pronto a (ri)partire?

Settembre è tempo di ripartenza, anche per quanto riguarda le strategie di marketing: ecco alcuni consigli utili per delle azioni di comunicazione aziendale efficaci.

Sicuramente il periodo che abbiamo affrontando, e che tutt’ora purtroppo stiamo affrontando, non è dei più semplici. Questo vale anche dal punto di vista del marketing e della comunicazione aziendale. Settembre è però da sempre riconosciuto come il mese del ritorno, dei nuovi inizi, delle ripartenze. Ecco perché anche per la tua azienda può essere importante conoscere e mettere in atto delle strategie di marketing che veicolino proprio questi messaggi positivi di restart.

Marketing strategico, l’importanza dello scenario

Un primo aspetto che non dovrai assolutamente trascurare nel definire le tue nuove strategie di marketing e comunicazione per la ripartenza riguarda l’analisi dello scenario. Si tratta di uno dei momenti topici per la definizione di una marketing strategy vincente e di successo. Individua quindi correttamente quali sono gli obiettivi della tua azienda e le risorse che hai a disposizione.

Cerca di focalizzare come, se e quanto sono cambiate le abitudini e le necessità dei tuoi clienti. Questo è molto importante, perché le modalità di vendita, come abbiamo visto proprio con il Covid, devono andarsi ad adeguare sulla base dei nuovi comportamenti dei consumatori.

L’analisi dello scenario, e quindi delle risorse interne, del target e del contesto in generale, risulta fondamentale per capire da subito quale strada prendere e, di conseguenza, individuare cosa comunicare, come e quando!

Marketing strategico: fai sapere a clienti e mercato che ci sei

Uno dei segnali più importanti di ripartenza che dovrai prevedere nella tua strategia di web marketing è comunicare in modo tangibile a clienti e mercato che la tua azienda esiste ancora. Puoi utilizzare strumenti molto semplici, come una newsletter, un post sui social o una news sul sito. Ricordati poi di aggiornare tutti i campi della scheda Google My Business associata alla tua attività, così da dare ai clienti un’informazione precisa e puntuale.

Così facendo potrai consolidare la relazione con i tuoi clienti e, contemporaneamente, sfruttare l’occasione per ricevere feedback utili a interpretare nuove esigenze, operazione questa fondamentale per incrementare il fatturato e accelerare la ripartenza.

Il marketing strategico passa anche da nuovi canali di vendita

Secondo il report 2021 di Idealo, che analizza lo stato dell’e-Commerce in Italia, l’85% degli acquirenti digitali italiani effettua mediamente almeno un acquisto online al mese. Questo dato è più alto di 5 punti percentuali rispetto a quello registrato nel 2020. Che cosa significa tutto questo? Che la tua attività non può prescindere, nelle sue strategie di marketing, dal considerare anche il web e i social come un canale ormai sempre più prediletto e utilizzato quotidianamente dagli acquirenti.

Se un sito e-Commerce non dovesse presentarsi come lo strumento più adatto per veicolare e rilanciare la tua attività, sappi che comunque esistono dei metodi alternativi che puoi prevedere nella tua strategia di marketing e comunicazione. Tramite sito, app o instant messaging, ad esempio, puoi garantire ai tuoi clienti la prenotazione online di appuntamenti e operazioni di pre-registrazione, così da evitare code negli store fisici e ridurre il contatto con gli operatori.

Le piattaforme video rimangono poi degli ottimi canali per offrire dei servizi di consulenza online o comunque per ottimizzare e migliorare l’assistenza ai clienti post-vendita, così come per mantenere la modalità di lavoro smart working.

Strategie di marketing e comunicazione per la ripartenza: offri qualcosa in più ai tuoi clienti

Il Covid ha portato difficoltà non soltanto alle aziende, ma anche ai consumatori: è indubbio, infatti, che i clienti abbiano dovuto ridurre il loro potere d’acquisto. Questo significa che per vedere a settembre una vera ripartenza, ti converrà optare per versioni “light” dei prodotti o confezioni risparmio, di modo da ridurre le quantità minime di acquisto. Per non parlare poi dei pagamenti a rate o garanzie più lunghe, che possono essere un vero boost da inserire nella tua strategia di marketing e comunicazione.

Allo stesso modo, i tempi di consegna ridotti al minimo o i servizi post vendita inclusi nel prezzo, possono essere fattori decisivi per stabilire dove pende l’ago della bilancia.

In generale, quindi, è importante che tu sappia individuare il giusto mix che possa sollecitare e rispondere alle esigenze del cliente, senza rappresentare un costo eccessivo per la tua azienda.

Con questi semplici ma efficaci consigli, la tua azienda sarà sicuramente pronta per rilanciarsi e tornare sul mercato a settembre più fiorente che mai! Pensi però di non avere ancora le idee molto chiare su quale strategia di marketing sia la migliore da mettere in campo? Non preoccuparti, alla tua consulenza strategica ci pensiamo noi!

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Verde: il colore della tranquillità e della libertà

Il colore del mese: verde

Ogni colore ha un suo significato e trasmette un messaggio. Come il verde, ad esempio, considerato da tutti come il colore simbolo per eccellenza della speranza.

Questo mese lo dedichiamo al verde, colore predominante in natura durante la stagione estiva, simbolo di speranza che mette sempre tutti di buon umore, per questo è il colore giusto per agosto.

COMUNICAZIONE

Il verde è un colore che viene associato alla giustizia, alla perseveranza e alla rinascita. Trasmette un senso di tranquillità ed equilibrio. È anche il colore della libertà e ha un effetto calmante su chi lo guarda. Essendo un colore associato alla natura, sul Web viene usato dalle aziende che vogliono lanciare un messaggio “ecologico” e che trasmettono un messaggio di crescita e rinnovamento.

LOGHI

Poiché l’associazione tra il colore verde, la natura e la salute psico-fisica è pressoché immediata, non è un caso che grandi aziende utilizzino questo colore nei loro loghi. Tra queste ricordiamo Winni’s naturel, Bonduelle, Almaverde bio, Levissima, e ancora Valfrutta, Tic Tac e Valsoia.

TARGET

Il target verde è equilibrato, dai forti valori ma resistente al cambiamento. Si tratta di persone tenaci e portate a perseguire sempre i propri obiettivi. Sono pratiche ma abitudinarie. Chi non ama il verde ha paura di fallire le proprie aspettative e spesso si trova anche a dover fare ciò che non vuole.

CURIOSITÀ

Qualche volta forse ti sarà capitato di sentire qualcuno dire “sono al verde”. Ma da dove arriva questa espressione? In passato, all’inizio delle aste pubbliche, si era soliti accendere una candela colorata di verde all’estremità inferiore. Questa veniva usata poi come segnatempo: quando la fiamma raggiungeva il verde della candela, cioè il fondo, non erano più ammesse offerte di denaro e l’asta veniva dichiarata chiusa. Da qui il modo di dire “essere al verde…di offerte di denaro”.


PER RIASSUMERE

  1. Il verde trasmette tranquillità ed è associato alla libertà e alla natura.
  2. Chi lo usa? I Brand “ecologici” e naturali.
  3. Ami il verde? Sei tenace, pratico ed equilibrato!
  4. Lo sapevi che l’espressione “essere al verde” deriva dall’antica usanza di colorare di verde i fondi delle candele che venivano usati come segnatempo durante le aste?

 

NOI LO ABBINIAMO COSÌ

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Newsletter: il potere dell’email marketing

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L’email marketing prevede diverse tipologie di attività, tra queste la più importante è sicuramente la creazione di una newsletter.

La newsletter è un aggiornamento periodico che un’azienda, o un’attività, invia per email a una lista di iscritti per rimanere in contatto e aggiornarli su novità e iniziative.

Esistono diverse tipologie di newsletter marketing: tra le più comuni quelle in cui si promuovono le novità in termini di prodotti e servizi, oppure quelle editoriali dove si approfondiscono tematiche e notizie relative all’azienda.

Nell’elenco dei contatti a cui inviare la newsletter non fanno parte solo clienti ma qualsiasi persona che abbia deciso di fornire la propria mail per questa tipologia di comunicazione. Questo vuol dire che è molto utile sia per fidelizzare chi è già cliente ma anche per trovarne di nuovi.

L’invio di una newsletter si configura quindi come uno dei tanti strumenti di marketing a basso costo che ha il vantaggio di fidelizzare gli utenti, aggiornarli su prodotti o tematiche di loro interesse ma soprattutto trasformare visitatori occasionali in consumatori.

 

Cosa vuol dire creare una newsletter

Inviare una newsletter è una attività di marketing irrinunciabile per qualsiasi tipologia di business, che sia questa online oppure offline. Tuttavia, affinché porti dei risultati tangibili è importante inquadrare le dinamiche e la psicologia che stanno dietro a questo strumento di comunicazione online

Avere una lista di contatti a cui inviare la newsletter è il primo step, ma anche quello più difficile. Richiedere e ottenere che un visitatore incuriosito lasci il suo indirizzo di posta elettronica è un’attività che deve essere studiata perché risulti efficace. Innanzitutto, l’iscrizione deve rispettare la normativa europea sulla privacy GDPR per poter garantire la massima sicurezza nel trattamento dei dati personali.

Si deve poi porre molta attenzione al momento in cui si va a richiedere l’iscrizione alla newsletter. Inserisci la richiesta in un punto cruciale del funnel di acquisizione così che il cliente possa essere maggiormente invogliato a lasciare i suoi dati. Pensa ad esempio di inviare una notifica quando l’utente sta per acquistare il tuo prodotto online, oppure di richiedere i dati durante il pagamento in cassa all’interno di un negozio fisico.

L’ultimo elemento da considerare per acquisire più contatti possibili è quello di scegliere il giusto form di registrazione. Quelli che convertono di più richiedono solo nome, cognome e indirizzo mail.

Una volta raccolto un numero congruo di contatti può partire la scelta dei contenuti che saranno presenti all’interno della mail, le tempistiche di invio e il tone of voice.

 

Software per invio della newsletter

Per inviare una newsletter è indispensabile affidarsi a software di mail marketing in grado di gestire una grande mole di mail, che permettano di segmentare il target di riferimento e in particolar modo di programmarne l’invio automatico. Scegliere il miglior software in commercio non è facile e la decisione dipende da diversi fattori. Prima di optare per un programma piuttosto che per un altro devi rispondere ad alcune domande: quali sono gli obiettivi che vuoi raggiungere, hai bisogno di template per diverse tipologie di newsletter e infine se hai la necessità di ricevere dati sui risultati raggiunti.

Ora che hai le idee più chiare puoi decidere a quale tool affidare la tua campagna di newsletter marketing, questi i più famosi.

  • Mailchimp: uno dei migliori tool nel settore con cui gestire liste, creare dei template ma soprattutto analizzare le performance della tua campagna di newsletter come risposte o tassi di apertura.
  • Sendinblue: piattaforma di marketing completa perfetta per l’invio in blocco di mail e SMS. Si possono scegliere template oppure importare modelli esterni.
  • MailUp: perfetto per una campagna di newsletter ben organizzata e integrata con altri canali come Facebook Messenger e Telegram.
  • Sendblaster: ideale per inviare una sales letter con l’obiettivo di vendere un prodotto o un servizio. Tra le funzionalità anche l’invio di PEC a più indirizzi e la segmentazione dei contatti.

 

Lo stile comunicativo di una newsletter

Una volta scelto il contenuto che andrai a inviare nella newsletter è necessario individuare il metodo migliore per creare coinvolgimento nel lettore. Per farlo in maniera strategica è possibile ricorrere all’espediente della narrazione: racconta una storia ai clienti che possa catturare la loro attenzione e accompagnarli nella lettura di tutta la newsletter fino al punto per te più importante (l’acquisto oppure la richiesta di contatto).

Un secondo escamotage comunicativo molto utilizzato è quello di impostare i contenuti della mail trasmettendo la necessità di agire immediatamente. Se sei solito effettuare promozioni last minute questa può essere la giusta strategia per ottenere un importante riscontro in termini di conversioni.

Ogni newsletter deve ovviamente concludersi con una Call to Action che inviti l’utente a compiere un’azione. Puoi scegliere diverse azioni in base all’obiettivo prefissato. Puoi invitare gli utenti a seguirti sui social, a visitare la pagina contatti del tuo sito web e infine ad acquistare il prodotto che stai promuovendo.

 

In questo articolo, abbiamo dato diversi suggerimenti per creare una newsletter efficace. Si tratta di consigli che, se applicati attentamente ai giusti obiettivi, consentiranno di ottenere risultati in breve tempo. Hai deciso di creare una newsletter ma hai bisogno di un aiuto? Non perdere altro tempo e scopri di più sui nostri servizi!

 

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Brochure aziendale: perché farla e cosa deve contenere

brochure-aziendale

Come il sito web o i canali social, la brochure è l’espressione dei valori aziendali. È un biglietto da visita diverso da quelli digitali ma comunque importante.

 

La brochure aziendale è uno dei primi touch point tra la tua azienda e un potenziale cliente. Si tratta di un opuscolo composto da una o più pagine che viene utilizzato per promuovere la propria attività, i servizi e/o i prodotti di punta.

Può essere distribuita ad una fiera, un evento oppure lasciata sulla scrivania dopo un incontro di lavoro. La vita di questa tipologia di opuscoli può essere molto breve: molto spesso le brochure vengono cestinate nel giro di pochi secondi, ma è importante comunque correre il rischio. La brochure, infatti, viene distribuita in momenti in cui i potenziali acquirenti sono sottoposti a tanti stimoli e diventa quindi fondamentale attirare la loro attenzione grazie alla giusta scelta del visual e del copy. È inoltre molto importante conoscere la realtà aziendale, il settore di business e la tipologia di clienti al quale ci si vuole rivolgere per definire attentamente come crearla.

Stai cercando delle idee per una brochure aziendale? Dal punto di vista grafico e dello stile comunicativo è importante che ogni opuscolo sia diverso ma ci sono alcuni elementi che non puoi tralasciare: i contenuti.

 

Comunicare la tua azienda in modo efficace

La brochure aziendale è il biglietto da visita in formato cartaceo della tua azienda. Racconta la storia aziendale, i suoi valori, i suoi progetti attraverso immagini rappresentative e copy accattivante. Per questo motivo il suo obiettivo è catturare la curiosità di chi legge. Non ci sono quindi modelli di brochure aziendale che possano essere validi ed efficaci per qualsiasi tipologia di attività.

Quali sono quindi i contenuti che deve riportare una brochure?

  • Chi sei: racconta della tua attività in modo semplice, comprensivo, ma anche alternativo, così che il cliente possa incuriosirsi leggendo la tua storia e continuare la lettura verso la parte più importante, ovvero i tuoi “contatti”. I valori aziendali, soprattutto nel 2021, sono un plus a cui sempre più clienti fanno attenzione, parliamo ad esempio di innovazione, creatività, qualità, soddisfazione del cliente oppure ecosostenibilità. Non sono tematiche banali, a cui è giusto dare risalto se importanti per la tua azienda.

 

  • Cosa fai: una brochure aziendale deve mettere in risalto i tuoi servizi e prodotti di punta, ma soprattutto concentrarsi su come questi vengono realizzati. Cerca di esaltare i vantaggi che la tua attività mette a disposizione rispetto ai più grandi competitor sul mercato. Un altro suggerimento è quello di citare case history di successo così da comunicare in modo diretto in quali contesti operi e perché è importante scegliere la tua realtà. Non è necessario citare nomi di clienti o grandi progetti ma piuttosto far capire quali sono i vari impieghi che le tecnologie, i servizi o i prodotti della tua azienda possono avere.

 

  • Novità sui servizi: dedicare una parte della brochure alle ultime novità può essere la carta vincente per trasmettere ai potenziali clienti che il tuo business è in continua evoluzione. Metti in risalto perché hai scelto di creare nuovi prodotti o servizi (studiando i competitor, il settore o la crescita della domanda da parte dei clienti). Non limitarti a riportare una foto o una frase ma cerca di coinvolgere il potenziale acquirente nel tuo ragionamento provando a far leva sui bisogni che il tuo nuovo servizio può soddisfare.

 

  • Contatti: un elemento da non tralasciare sono ovviamente i contatti aziendali. Tra questi possono essere citati numeri di telefono, mail, sito web e pagine social. Decidere quale tipo di contatto si vuole inserire nella brochure dipende anche dal target di riferimento dell’opuscolo.

 

Individuare il target di riferimento

A chi ci stiamo rivolgendo? Questa è la domanda fondamentale che ci si deve porre quando si decide di creare una nuova brochure aziendale. La tua attività si rivolge ad altre aziende (B2B) e di che tipologia? I tuoi servizi o prodotti sono rivolti ai singoli consumatori (B2C)? Cerca poi di individuare ulteriori informazioni sui tuoi clienti: in che settore operano, che fascia di età hanno, quali mezzi di comunicazione utilizzano.

Il secondo ragionamento che devi fare prima di iniziare a lavorare su un progetto di grafica e copywriting è sul motivo per il quale il tuo target di riferimento dovrebbe trovare interessante la tua brochure.

Cerca di capire quale beneficio viene offerto dalla tua brochure, quale prodotto o servizio può migliorare la sua vita e utilizza uno stile comunicativo che coinvolga il lettore in tal senso. Studiando queste tipologie di informazioni sarà molto più facile capire a chi ci stiamo rivolgendo e quali sono le parole e il tono di comunicazione che possono coinvolgerlo.

Come già detto, i contatti aziendali giocano un grande ruolo in tal senso. Se ti stai rivolgendo ad altre aziende il numero di telefono o la mail sono sicuramente più adatti in quanto più formali, se invece il tuo target è rappresentato da giovani clienti il consiglio è di optare per i contatti social, più vicini al loro stile comunicativo.

 

Le informazioni da raccogliere e condividere nella tua brochure aziendale sono molte, cerca quindi di capire  come il tuo opuscolo può fare la differenza in termini di ingaggio del potenziale cliente. E se hai bisogno di aiuto per creare la tua brochure aziendale scopri subito come la nostra consulenza Grafica e Comunicazione può fare al caso tuo!

 

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Recensioni online: modi efficaci per richiederle ai tuoi clienti

Recensioni Online

Le recensioni sul web sono il nuovo passaparola, eppure sembra veramente difficile al giorno d’oggi riceverne. Scopri come aumentare le tue recensioni chiedendole direttamente ai tuoi clienti.

Il rapporto con la clientela sembra solido ma questo non si riflette sulle tue recensioni online? Non basta avere un buon dialogo, essere disponibili e professionali per invogliare una persona a scrivere una recensione sulla tua attività.

Le recensioni online sono infatti il biglietto da visita sul web per potenziali clienti che ancora non conoscono la tua attività. Sono essenziali per costruire la reputazione del brand, accrescono la credibilità, ma soprattutto la fiducia che potenziali acquirenti potrebbero riporre nei tuoi confronti. Diventa sempre più importante, quindi, chiedere ai clienti di fare questo passo senza paura di un rifiuto.

Come con il passaparola, quando più persone parlano bene di te sul web, specificando quale prodotto o quale servizio ritengono valido, cresce il numero potenziale di clienti che sarà portato ad affidarsi a te, piuttosto che al tuo competitor.

Quindi, avere tante recensioni positive sui tuoi canali (Google, TripAdvisor, Booking o PagineGialle) è uno dei fattori che porteranno la tua attività ad avere clienti e successo. Ma come convincere i tuoi clienti a lasciare recensioni sul web? Esistono diversi metodi efficaci che possono adattarsi a diversi stili comunicativi e tipologie di aziende, andiamo a vederli nel dettaglio.

Chiedi una recensione al tuo cliente al momento dell’acquisto

Il modo più efficace per ricevere una recensione online è quella di chiederla direttamente al momento dell’acquisto. Invitare a lasciare un commento o una valutazione sui tuoi servizi quando il cliente è più coinvolto, aumenta le probabilità che sia disposto a compiere questa azione.

Non ci sono momenti specifici, come ad esempio durante o dopo il pagamento, è importante invece cogliere l’istante esatto di massimo coinvolgimento emotivo. Se ci si accorge che il cliente è molto soddisfatto è importante sfruttare questa occasione, suggerendo con naturalezza di condividere sul web il suo pensiero.

Oltre alla scelta del momento, è essenziale individuare le giuste parole da utilizzare. Le frasi per chiedere una recensione possono essere tante, ma quello che conta è cercare di avere un approccio cordiale e di valorizzare come il tuo prodotto o servizio abbia fatto sentire il cliente.

Non esiste un esempio di richiesta recensione standard, questa si deve adattare al contesto.

Se sei un ristoratore puoi chiedere al cliente che sta fotografando il suo piatto di postare la foto nelle tue recensioni, se invece ti occupi di idraulica puoi chiedere una recensione spingendo sul fatto che il tuo servizio lo ha aiutato in un momento di difficoltà attraverso un pronto intervento.

Chiedi una recensione in modo indiretto

Le richieste di recensione online possono essere effettuate anche in modo indiretto lasciando ai clienti dei segnali. Questo metodo, meno efficace, è allo stesso tempo meno invasivo e permette di ricevere recensioni proprio da quei clienti più diffidenti e introversi. Per farlo puoi quindi lasciare dei segnali: un cartello alla cassa, una frase nel menu oppure un bigliettino da spillare sul sacchetto del tuo negozio.

Il consiglio di instaurare un rapporto di confidenza con il cliente rimane valido ma la richiesta di recensione resta in secondo piano lasciando libertà alla persona di scrivere o meno una valutazione.

Se la tua attività si svolge quasi totalmente online puoi comunque dedicare una pagina del tuo sito web alle recensioni oppure inserire delle Call to Action in diversi punti del sito per ricordare all’utente che se soddisfatto dell’esperienza può lasciare una recensione.

Ricorda sempre di specificare su quali canali vuoi che queste recensioni vengano fatte e consiglia anche di allegare foto ed esperienze personali più che dare delle valutazioni generiche.

Le recensioni che convincono di più gli utenti sul web sono proprio quelle più dettagliate che riportano particolari di esperienze di acquisto che possono essere utili a far comprendere che prodotti o servizi vendi ma soprattutto che tipo di accoglienza e assistenza riceveranno.

Sfrutta il potenziale dell’email marketing

Esistono diversi momenti del funnel di acquisto che coinvolgono le mail. Pensa ad esempio alla newsletter oppure alla mail di conferma dell’avvenuta iscrizione o di un acquisto.

Durante queste occasioni stai aprendo un dialogo tra te e l’utente che può essere utilizzato per ricordargli quanto le recensioni siano importanti per il tuo marketing.

Lascia un breve messaggio alla fine della tua mail in cui inviti un nuovo utente a provare i tuoi prodotti o servizi mentre ricorda ai tuoi clienti fidati quanto siano importanti per te le loro opinioni o suggerimenti.

Per far sì che l’utente capisca cosa fare, ricordati di specificare anche come fare. Concludi la tua email con una Call to Action chiara, illustrando nel dettaglio come e dove lasciare una recensione sul web.

Questi tre metodi hanno come obiettivo quello di creare un dialogo e un valore nel cliente, al fine di farlo sentire compreso e valorizzato anche dopo la fase di acquisto. Non esiste una formula magica per aumentare le tue recensioni su Google o su TripAdvisor quindi avere un buon rapporto con il cliente rimane la miglior best practice, che può essere valorizzata combinando tra loro le tre metodologie consigliate per ricevere recensioni online.

Vuoi portare le tue recensioni a un altro livello? Allora non aspettare altro tempo, contattaci subito per una consulenza!

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Rosa: il colore dell’armonia e della calma

Il colore del mese: rosa

Ogni colore veicola un messaggio e se vuoi fare una buona comunicazione aziendale devi conoscere il loro significato.

Questo mese lo dedichiamo al rosa, colore vivace e brillante perfetto per l’estate e per il mese di luglio.

COMUNICAZIONE

Il rosa è un colore che trasmette innocenza e armonia, ed è spesso associato al mondo femminile e al concetto di amore puro e dolce. Trasmette anche tenerezza e calma, aiuta ad allontanare i pensieri negativi.

LOGHI

Poiché il rosa è considerato prevalentemente femminile, alcune aziende i cui prodotti sono rivolti a un pubblico di bambine, ragazze e donne hanno deciso di usarlo come colore del loro brand. Basti pensare a Barbie, Hello Kitty, o ancora, nel mondo del beauty, Benefit, Essence e Clio Make up.

TARGET

Il target rosa è tipico delle persone che sono predisposte all’ascolto, al dialogo con l’altro. Amano prendersi cura degli altri con dolcezza e sensibilità e sono ospitali e intuitive. Sono soggetti portati a riflettere prima di agire. Chi non ama il rosa è una persona generalmente chiusa, che ha paura di mostrare i propri sentimenti per timore di essere ferito dagli altri.

CURIOSITÀ

L’espressione “futuro roseo” nasce e si diffonde negli anni Cinquanta. Durante la ripresa economica che segue il Dopoguerra, dilaga un clima di ottimismo dopo anni bui e si comincia a sperare in un futuro per l’appunto “roseo”.


PER RIASSUMERE

  1. Il rosa è un colore delicato che trasmette armonia e calma.
  2. Chi lo usa? Aziende con un pubblico prevalentemente femminile.
  3. Ti piace il rosa? Sei sensibile, riflessivo e predisposto all’ascolto.
  4. Lo sapevi che l’espressione “futuro roseo” si è diffusa nel periodo del Dopoguerra?

 

NOI LO ABBINIAMO COSÌ

Palette rosa

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Brand Book, perché non puoi farne a meno

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Il Brand Book è il manuale aziendale che ogni brand deve avere: ecco cos’è, perché è importante e come crearne uno efficace

Quando si parla di comunicazione aziendale la coordinazione e la coerenza sono due aspetti fondamentali. Proprio per questo motivo è fondamentale conoscere cos’è un Brand Book. Quest’ultimo rappresenta sostanzialmente un toolkit in cui sono contenute le linee guida aziendali su design e comunicazione. Nel Brand Book ci dovranno essere quindi indicazioni come, ad esempio, l’utilizzo del logo, quali sono i colori primari e secondari del marchio, come devono essere posizionati pay-off e testi nei banner, ecc.

Il Brand Book è essenziale per la tua azienda: grazie a questa specie di “libro bianco” aziendale, potrai verificare puntualmente che l’identità del tuo brand venga rispettata su ogni canale e materiale di comunicazione. Ma che cos’è precisamente un Brand Book? Quali sono le sue caratteristiche e che elementi essenziali devono essere presenti al suo interno? Scopriamolo subito insieme!

 

Cos’è un Brand book e perché devi averne uno?

Il Brand Book, come è intuibile dal nome stesso, rappresenta una specie di manuale del brand. All’interno del “libro di marca” ci sono tutti gli elementi che definiscono l’azienda: dai suoi valori strategici (quali mission, vision, valori) alla sua identità visiva (logo, colori, immagini, ecc.). Il Brand Book rappresenta quindi il manuale di brand identity della tua azienda, le linee guida da rispettare per quanto riguarda tutto l’universo comunicativo del brand (sia verbale che visivo).

Come avrai capito, quindi, nel Brand Book ci devono essere tutte le ragioni scritte e visuali che rendono il tuo brand originale, unico e distintivo: questo per conferire vigore alla personalità del marchio, e identificare chiaramente una comunicazione univoca attorno all’azienda. Il principale obiettivo per cui si realizza un Brand Book è di accrescere l’Awareness e la notorietà dell’azienda, nonché di curare tutta la parte di branding.

Sì, perché un manuale di immagine coordinata rende il marchio facilmente riconoscibile dai clienti finali, che saranno più propensi all’acquisto. Quali sono gli altri motivi per cui non dovresti farti mancare un Brand Book aziendale? Un libro di marca ti aiuta a:

  • Spiegare tutta la storia, la ratio e la rappresentazione del tuo marchio.
  • Garantire coerenza nella comunicazione del brand su tutti i canali (sito web, social media, documenti commerciali, biglietti da visita, ecc.).
  • Creare sinergia fra le azioni di tutti i team che lavorano in azienda.
  • Riunire tutti i destinatari della comunicazione aziendale attorno ai valori e allo spirito del brand e del marchio.
  • Utilizzare una comunicazione coerente in relazione con i soggetti interessati (come fornitori, investitori, media, clienti, ecc.).

Capito cos’è un Brand Book e perché è importante averne uno, sai quali elementi proprio non possono mancare al suo interno?

Brand Book, gli elementi indispensabili e come crearne uno

Nel manuale di brand non possono mancare 3 principali parti:

  • Una sezione di introduzione, con la presentazione dell’azienda (naming, mission, vision, storia).
  • Le linee guida grafiche.
  • Le linee guida sulla comunicazione.

Nell’area dedicata alle visual guidelines dovranno essere definiti colori, varianti, size e proporzioni del logo. Di questo elemento vanno inserite tutte le versioni e spiegato come utilizzare il logo per le partnership.

Anche il font è un altro elemento di design che deve essere presente nel Brand Book. Il font deve essere definito per il logo, i titoli e il corpo del testo. Non solo: dovrai specificare anche le dimensioni e quali usi dei caratteri vanno fatti in base ai diversi media. 

Come dimenticarsi poi del payoff? Lo “slogan” della tua azienda deve essere una frase breve, diretta, che esprima la vocazione del brand. Anche del payoff bisogna indicare dove e come deve essere utilizzato.

Nel Brand Book vanno considerati poi anche altri due elementi. I colori, sia primari che secondari, non possono mancare: va indicato dove e come usarli. Inserisci inoltre la palette e specifica i colori Pantone, CMYK e RGB. Per le foto dovrai invece identificare lo stile ufficiale: colori, cornici, filtri, illustrazioni o immagini. Insomma, tutto ciò che permetta di distinguere al meglio anche il mood fotografico che caratterizza il tuo brand. 

Per creare un Brand Book che sia veramente efficace e funzionale, il suggerimento è di rivolgersi a professionisti del settore. Se hai bisogno di una consulenza per realizzare il tuo manuale grafico aziendale contattaci subito: sapremo indicarti le soluzioni più adatte alla tua azienda e insieme creeremo il Brand Book giusto per le tue esigenze!

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Chatbot, chi sono questi (s)conosciuti?

Chatbot

I chatbot sono entrati a far parte della quotidianità di aziende e clienti da diverso tempo: ma cosa sono esattamente e quali vantaggi portano?

La diffusione sempre più rapida di chat e messaggi ha permesso lo sviluppo e la conseguente diffusione dei chatbot. I chatbot permettono di instaurare conversazioni umane, con la “piccola” variante che non si parla con una persona in carne e ossa, bensì con un assistente virtuale. Quest’ultimo è in grado di fornire molte informazioni utili che l’utente desidera ricevere dall’azienda. Gli assistenti conversazionali virtuali sono fra gli strumenti di intelligenza artificiale che stanno riscuotendo grande successo in ambito B2B.

Ma cosa sono esattamente questi “agenti intelligenti”, quali potenzialità nascondono e come funziona il chatbot automation di LinkedIn? Scopriamolo insieme.

Chatbot, significato ed esempi

Il termine chatbot richiama un altro termine di origine inglese, “Chatterbot”, parola che deriva dalla fusione di “chat” e “bot” (ovvero robot). Questa espressione fu coniata nel lontano 1994 da Michael Mauldin, creatore del ChatBot Verbot, e serviva per descrivere quelli che erano i programmi di conversazione.

Al di là delle origini del termine, qual è il significato del chatbot? Il chatbot rappresenta un software creato per simulare una conversazione con un essere umano, sia in forma testuale che vocale. I modelli più utilizzati usano i sistemi di messaggistica istantanea, quali Messenger, Telegram o WhatsApp. Oggi esistono chatbot di ogni tipo: da quelli più semplici, che rispondono in maniera automatizzata tramite parole chiave definite, a quelli più evoluti, che invece forniscono risposte non automatizzate ma legate a un’attività colloquiale.

Il chatbot è molto importante per un’azienda, specialmente B2B: è infatti in grado di comprendere il linguaggio naturale e di apprendere quali sono le preferenze del cliente, adeguando le risposte e le ricerche in base a esse. Alcuni esempi di chatbot di questa categoria sono:

  • Siri, di Apple.
  • Alexa, di Amazon.
  • Cortana, di Microsoft.
  • Google Assistant, di Google.

Usare un chatbot, quali sono i vantaggi?

I chatbot possono essere utilizzati per una molteplicità di attività. Hai mai pensato di usare l’Intelligenza Artificiale conversazionale per il servizio di Customer Care della tua azienda? I chatbot sono anche funzionali per la diffusione di notizie, offerte e promozioni. O ancora, possono essere impiegati per il supporto negli acquisti sugli e-commerce o nell’attivazione di un servizio. La forza dei chatbot sta proprio nella loro capacità di essere autonomi e presenti 24 ore su 24, 7 giorni su 7: un aiuto continuo e costante per i tuoi clienti.

Gli utenti vedono i chatbot come una chiave di accesso a un’interazione rapida e conveniente con i servizi online. Questo ha come conseguenza abbastanza diffusa l’incremento della soddisfazione del cliente e dell’efficacia nelle risposte alle sue esigenze. Un altro dei vantaggi dei chatbot di oggi è che hanno anche funzioni di Machine Learning: sono quindi in grado di imparare dei loro errori e dai comportamenti degli utenti.

Per la tua azienda adottare un chatbot può essere conveniente anche in termini economici: si riducono tempi e costi, l’operatività diventa più efficiente. Dall’altra parte con questo sistema è possibile offrire comodità e servizi aggiuntivi ai propri dipendenti e clienti.

Il chatbot di LinkedIn: come funziona?

Un altro social network dove può trovare applicazione il mondo dei chatbot è LinkedIn. Sfruttando l’automazione dei processi, è possibile infatti gestire le proprie conversazioni LinkedIn con i clienti in modo automatico, come un vero e proprio chatbot. La chiave dell’automazione dei messaggi su LinkedIn è essere genuini e onesti: niente messaggi spam!

Implementare una sorta di chatbot automatico su LinkedIn può essere molto utile per:

  • Inviare messaggi di richiesta di connessione.
  • Personalizzare i messaggi in base alle informazioni del profilo del tuo pubblico di destinazione.
  • Creare campagne promozionali social con follow-up.
  • Inviare messaggi specifici al proprio target in base al raggio d’azione.

Per far sì che i messaggi vengano inviati automaticamente, è fondamentale che tu scelga un bot. Cos’è un bot? Il bot altro non è che uno strumento in grado di eseguire automaticamente una o più azioni ripetitive, così da far risparmiare tempo a chi lo utilizza e da garantire la precisione del risultato.

Alcuni bot molto semplici e utili sono:

  • LinkedHelper, un programma gratuito per l’utilizzo su un solo browser che consente di eseguire anche azioni complesse (come entrare in ciascun profilo dei tuoi contatti e inviare i messaggi).
  • Leonard, un sistema gratuito per i primi 14 giorni che ha all’incirca le stesse funzioni di LinkedHelper, con l’aggiunta di poter salvare in un CRM le informazioni ottenute durante il suo utilizzo.

Insomma, le applicazioni dei chatbot nella quotidianità sono tante e il loro impiego in un’azienda può fare la differenza in termini di efficientamento delle risorse e miglioramento della relazione con il cliente.

Cerchi una consulenza per trovare la chiave di comunicazione giusta per il tuo business? Non perdere altro tempo, contattataci subito!

 

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Video Marketing, perché non puoi farne a meno

video marketing

Cosa si intende quando si parla di video marketing?
Perché è importante inserire i video nella strategia di comunicazione?

Il video è uno strumento di comunicazione che è diventato nel tempo sempre più centrale per entrare in contatto con clienti esistenti e potenziali. La maggior parte delle strategie di marketing a 360° include il video come formato da utilizzare. Perché? Semplice, perché una strategia di video marketing efficace è capace di influire molto positivamente sul ROI, il Return On Investment.

Ma che cos’è il video marketing? Perché è importante prevedere dei video nella tua strategia di comunicazione aziendale?

Che cos’è il video marketing, definizioni e statistiche

Belli i video sì, ma che cos’è esattamente il video marketing? Con video marketing si intende genericamente una strategia di comunicazione che utilizza i video per aiutare le aziende a raggiungere, educare e intrattenere il target di destinazione.

Dal primo spot televisivo trasmesso nel 1941 il video ne ha fatta di strada. Oggi grazie a questo formato hai la possibilità di raccontare una storia. Che sia quella della tua azienda, del tuo prodotto, del tuo servizio o di un tuo successo, con il video marketing puoi raggiungere direttamente la testa – ma soprattutto il cuore – del tuo cliente, attuale o potenziale.

Ma perché implementare una video marketing strategy può essere la chiave vincente per il tuo business? Ecco qualche dato a supporto, raccolto dal rapporto “The State of Video Marketing 2020” di Wyzowl:

  • Per il 92% dei marketer il video è una componente importante in una strategia di Content Marketing.
  • Il 96% degli utenti ha affermato di aver usato i video per conoscere meglio un prodotto o un servizio.
  • Il 74% degli utenti ha dichiarato che vede un video di brand li ha convinti a comprare o scaricare un’applicazione o un software.
  • Il 95% delle aziende che usano video esplicativi sostiene che questi aiutino gli utenti a comprendere meglio i servizi/prodotti offerti.
  • L’83% dei brand vede i video come uno strumento molto importante per generare leads, mentre l’80% delle aziende ha visto un incremento delle vendite a seguito della messa in atto di una video marketing strategy.

 Video marketing, perché usarlo nella tua strategia?

Come avrai quindi capito, il video marketing è un ramo della comunicazione aziendale che non può essere trascurato o lasciato in secondo piano. I video hanno infatti il poter di riuscire a far convertire gli utenti. Per molte aziende i video sanno performare meglio di qualsiasi altra forma di contenuto. Non solo: incorporare un video che racconta del prodotto o servizio che offri all’interno di una landing page, aiuta a migliorare il tasso di conversione dell’80%.

Oltre a garantire un buon ROI, utilizzare dei video marketing tutorial o dei video aziendali di storytelling permette di coltivare una relazione di fiducia e prossimità con il tuo pubblico. I contenuti video sono infatti un ottimo strumento per entrare in contatto con gli utenti e creare in loro una reazione emotiva. Considera infatti che tendenzialmente gli utenti hanno il doppio di probabilità di condividere un formato video rispetto a qualsiasi altro tipo di contenuto (come immagini o articoli).

Se correttamente utilizzati, i video sono fondamentali anche per migliorare il posizionamento SEO del tuo sito. Google apprezza infatti molto i contenuti video: se riesci a inserire dei contenuti multimediali interessanti sul sito, è possibile che tu riesca a scalare le posizioni della SERP. Aggiornare in questo senso i canali social, in particolare YouTube, e il blog aziendale diventano prassi fondamentali se si vogliono ottenere posizioni migliori – e quindi maggiore visibilità – sui motori di ricerca.

Video per i social di un e-commerce, quali creare?

Dopo aver capito l’importanza di una buona strategia di video marketing, è tempo di passare alla pratica. Hai un sito e-commerce di cui vuoi incrementare Awareness e Conversion? Ottimo, allora inizia a utilizzare i video sui canali social della tua azienda. Ti stai chiedendo quali tipologie di contenuti video pubblicare? Ecco i migliori:

  • Video sul brand, che rispondano alla domanda “Chi siamo?”. Questi video ti permettono di creare uno storytelling attorno alle origini, alla vision e mission della tua azienda, con il risultato di far conoscere meglio e più da vicino al target il tuo brand.
  • Video di prodotto. Possono essere sia un primo piano di prodotto, degli snack video con alla fine una Call to Action, che panoramiche di prodotto, ovvero video informativi, tutorial o video di testimonial.
  • Video in diretta. Questi contenuti possono far conoscere meglio il brand e danno la possibilità agli utenti di rivolgere live domande, dubbi o chiedere curiosità all’azienda, creando un dialogo one to one immediato ed efficace.
  • Video a 360°. Consentono agli utenti di fare un’esperienza immersiva sfruttando panoramiche tridimensionali che permettono di mostrare un oggetto o una scena da qualunque angolazione possibile.

Insomma, il video marketing è un universo in continua evoluzione, capace di offrire sempre nuovi spunti e opportunità. E tu, sei pronto a coglierli? Se hai bisogno di supporto per costruire la tua strategia video vincente non esitare a contattarci!

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Arancione: il colore dell’energia e della saggezza

Il colore del mese: arancione

Ogni colore comunica un messaggio diverso ed è per questo che se possiedi un’azienda o un’attività dovresti conoscere quale colore sarebbe il migliore per te, in base all’immagine che vuoi dare del tuo Brand.

Questo mese lo dedichiamo all’arancione, colore che trasmette energia, ci ricorda l’inizio della tanta attesa estate e non poteva che essere associato al mese di giugno.

COMUNICAZIONE

L’arancione unisce i due colorisimbolo dell’energia: il giallo e il rosso. È un colore che trasmette sensazioni di tranquillità e pace. Simboleggia la saggezza e l’equilibrio. Sul Web l’arancione viene utilizzato per le call to action e per invitare all’acquisto, soprattutto nelle sue sfumature più tenui. 

LOGHI

L’arancione è un colore brillante e vivace che viene associato alla comunicazione. Non è un caso infatti che alcuni brand che si occupano proprio di comunicazione come Wind, TNT, Firefox, Etsy e Nickelodeon abbiano scelto l’arancione come colore del loro logo.

TARGET

Il target arancione è curiose,ottimista e concreto, tanto da portarea termine tutto ciò che inizia. Ha fiducia in se stesso e negli altri, è amante della vita e della pace interiore. L’arancione è simbolo di spiritualità e viene usato anche nel Buddismo. Le persone che non amano l’arancione fanno fatica a dimostrare le proprie emozioni e hanno difficoltà a relazionarsi con il prossimo.

CURIOSITÀ

Sembra una scelta casuale ma non lo è affatto. Il colore delle palle da basket non è semprestato arancione. Fino al 1957, infatti, erano color cuoio gialle. Fu proprio inquell’anno che l’allenatore della squadra di basket “Butler University” decise di usare l’arancione perché era il colore più facile da vedere sia per il pubblico sia per gli stessi giocatori.


PER RIASSUMERE

  1. L’arancione comunica energia e saggezza!
  2. Chi lo usa? Brand di comunicazione.
  3. Ami l’arancione? Allora sei curioso , amante della vita edottimista!
  4. Lo sapevi che la palla da basket è arancione perché è più visibile da giocatori e pubblico?
     

NOI LO ABBINIAMO COSÌ

Palette arancione

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