Tecnologie immersive: è reale quello che vediamo?

Realtà virtuale e realtà aumentata, diverse ma affini, sono due tecnologie che offrono la possibilità di migliorare le capacità di chi le utilizza. I prodotti dedicati a queste due tecnologie si stanno moltiplicando e tutte le maggiori aziende stanno cercando di realizzare visori ed accessori per una delle due o addirittura entrambe: da Google a Microsoft, arrivando persino a Facebook e Apple.

Cerchiamo di capire cosa sono, come funzionano e cosa c’è da sapere su queste novità che stanno prendendo sempre più piede tra di noi! Cosa si intende con questi termini “realtà virtuale – VR” e “realtà aumentata – AR”, spesso usati come sinonimi? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza!

  • La realtà virtuale è una realtà simulata, viene costruita al computer ed è un ambiente che può essere “esplorato” anche stando tranquillamente seduti sul divano di casa propria – che relax, non pensate? È possibile interagirvi grazie a dispositivi informatici, quali visori, guanti e auricolari, che proiettano chi li indossa in uno scenario così realistico da sembrare vero! Chi ne fa uso, viene trasportato in una “realtà parallela”, totalmente fuori dal mondo! La mente sa che è tutto finto, ma i sensi non gli danno ascolto: si crede a tutto quello che si vede, si sente o si tocca e il divertimento prende subito il sopravvento!
  • La realtà aumentata invece, arricchisce, potenzia e, come dice la parola stessa, “aumenta” le possibilità che ci vengono offerte dai nostri cinque sensi con dispositivi di alta tecnologia. Parte da ciò che ci circonda e viene modificato con l’aggiunta di animazioni e contenuti digitali. La realtà aumentata è destinata a mutare nel tempo le nostre abitudini ed è ha lo scopo ad aiutarci nelle normali attività quotidiane.

Ora potremmo chiederci come mai queste due nuove tecnologie sono così utili. Un articolo comparso sulla Harvard Business Review rivela che gli essere umani accedono alle informazioni tramite ognuno dei cinque sensi, però in misura diversa! La visione infatti ci fornisce la maggior parte delle informazioni: l’80/90% di queste vengono recepite proprio attraverso la vista! Quando guardiamo qualcosa, percepiamo istantaneamente un’enorme quantità e una grande varietà di informazioni.

Ecco perché, realtà aumentata e realtà virtuale, sono così efficaci. In un tempo ridotto possono trasmettere un’importante quantità di dati che saranno immagazzinati in pochissimo tempo nel nostro cervello!

La realtà aumentata entro il 2023 crescerà con un tasso di sviluppo pari quasi al 75%. A spingerla sarà soprattutto la domanda dei settori turistico e del retail, ossia del commercio al dettaglio.

Ci sono però alcuni brand che sono stati i precursori di queste nuove tecnologie: Lego, Tesco ed Ikea. Ad esempio, per evitare che i clienti curiosi aprissero le confezioni, Lego usa la realtà aumentata: in un corner dedicato, inquadrando una confezione, si può vedere un “trailer” con la spiegazione di quel gioco.

 

Esistono anche App, dedicate al mondo del gaming, una tra le più famose è sicuramente quella di Pokemon Go, che permette di aggiungere alla realtà che ci circonda le immagini digitali degli amatissimi Pokemon!

Ma non solo, si può già trovare un forte legame anche tra realtà aumentata e industria 4.0. Con il termine “industria 4.0” si intende un nuovo modello di produzione e gestione aziendale caratterizzato dalla connessione tra sistemi fisici e digitali. In altre parole? L’utilizzo di macchinari connessi al Web, analisi delle informazioni ricavate dalla rete e possibilità di una gestione più flessibile della produzione. Le tecnologie impiegate spaziano dalle stampanti 3D a robot programmati per svolgere determinate funzioni, passando poi per la gestione di dati in cloud e l’analisi dei dati per rilevare debolezze e punti di forza aziendali.

Inoltre, attraverso la realtà aumentata possiamo inquadrare con in nostro device – smartphone o tablet – una pagina stampa, un logo, un’affissione e vedere video o oggetti 3D, ascoltare audio, fare acquisti o condividere sui social media, guardare interi cataloghi e animazioni. Una rivista cartacea può essere così letta su due piani diversi: quello tradizionale e quello innovativo!

La famosa MSC crociere ha proposto un nuovo catalogo immersivo a 360°: così, direttamente dal divano della tua abitazione, è possibile esplorare l’interno delle navi e le destinazioni, osservare le cabine, la palestra, la piscina. Un po’ come essere a bordo ma non esserci fisicamente. Un vero e proprio tour guidato alla scoperta della nave! E perché non farlo anche per un’azienda? Così da poter far scoprire ai clienti – o possibili clienti – cosa hai da offrirgli e quali sono le tue capacità?

Una recente ricerca effettuata da Capgemini, conferma infatti che:

“l’82% delle aziende che implementa queste soluzioni, ritiene che i benefici superano le loro aspettative.”

Realtà aumentata e realtà virtuale sono in grado di impattare positivamente sul business aziendale e stare sempre al passo con i tempi. E tu, cosa stai aspettando?

Blog: quando diventa uno strumento essenziale di comunicazione

Il blog può essere considerato un diario personale sul web, dove chiunque può condividere le proprie passioni. In rete si possono trovare moltissimi blog famosi: parlano di viaggi, di cucina, di make-up, sono inerenti alle nuove uscite di film o libri, fino ad arrivare agli argomenti più vari.

Ma quando si parla di blog aziendale, è importante averne uno?

La nascita del blog risale all’ormai lontano 1997, ha già compiuto 22 anni! Fu lo statunitense Dave Winer a sviluppare il software con il quale venne effettuata la prima pubblicazione.  In Italia il successo arriva negli anni 2000 – i così detti anni d’oro per questo strumento – grazie all’apertura di alcune piattaforme, tra cui: Blogger, AlterVista, WordPress, MySpace o Windows Live Space. Tra il 2005 e il 2010 il fenomeno del blogging è in continua crescita: sono in tantissimi ad aprirne uno personale per raccontare le loro passioni.

Nonostante la rapida diffusione dei social media, i blog hanno continuato a mantenere una certa autorità: aprire un blog può essere una scelta da prendere in considerazione, soprattutto per le aziende che decidono di affiancare ai propri siti dei veri e propri diari sempre più aggiornati.

Le statistiche del Rapporto sull’Inbound Marketing di Hubspot (www.hubspot.com) evidenziano quanto sia importante avere un blog: secondo lo studio, il 57% delle aziende che ne possiedono uno, ha riferito di acquisire almeno uno o due clienti nuovi ogni giorno. Inoltre, circa l’81% delle aziende afferma che il proprio blog è utile per supportare l’attività di business e interagire meglio con gli utenti.

Per un’azienda potrebbe rivelarsi quindi un utile strumento di marketing. È un’ottima idea per la produttività dell’azienda, per la promozione del business, per pubblicizzare i prodotti e per poter parlare delle novità aziendali. Inoltre può essere essenziale per rafforzare le relazioni con i clienti e la condivisione dei contenuti sui social potrà sicuramente portarne di nuovi! Deve essere uno strumento utile a mettere in contatto il pubblico con l’azienda, deve essere un vero e proprio spazio virtuale di confronto, conversazione, richiesta d’informazione e condivisione di opinioni.

Avere un blog consente inoltre di ottenere un approccio più informale, la comunicazione diventa diretta.

I contenuti pubblicati hanno il compito di portare valore al lettore: devono fornire risposte, risolvere problemi e soddisfare i bisogni degli utenti.

Avere un blog aziendale comporta sicuramente dei vantaggi. Quali? Vediamoli insieme:

1. Aumento delle visite al sito internet

I blog aziendali che vengono costantemente aggiornati diventano il cuore pulsante e la vera anima delle strategia di marketing. Se il blog è integrato col sito internet aziendale, l’effetto sarà la crescita delle visite. Queste cresceranno anche grazie alla condivisione dei nuovi articoli attraverso le piattaforme dei social media, promuovi sempre i tuoi nuovi articoli. Facebook, LinkedIn e Twitter diventeranno dei potenti strumenti per ampliare il vostro pubblico: usateli con criterio e preparatevi ad accogliere nuovi clienti!

2. Migliore indicizzazione sui motori di ricerca

Gli articoli devono essere scritti in ottica SEO, “Search Engine Optimization”. Se si presta attenzione, i motori di ricerca premieranno il tuo blog grazie alle posizioni di ricerca migliori; questi infatti apprezzano soprattutto “siti utili e ricchi di informazioni, con pagine che descrivono in modo chiaro e accurato i contenuti”. Bisogna prestare sempre molta attenzione a ciò che si scrive e a come lo si fa!

3. Ispira fiducia

Grazie agli articoli del blog, un’azienda può farsi conoscere meglio dagli utenti e può trasmettere la propria professionalità, le proprie competenze e può aiutare a rispondere alle domande dei potenziali clienti grazie ad articoli informativi. Hubspot riporta che il 60% delle aziende che creano un blog, ottengono più clienti rispetto alle aziende che non lo fanno. Inoltre, oltre il 54% in più di lead sono generati dalle tattiche di marketing inbound rispetto al tradizionale marketing a pagamento.

4. Fidelizza gli attuali clienti

Pubblicare periodicamente articoli del blog aiuta sicuramente a mantenere un contatto con i clienti attuali. Quanti di voi stanno aspettando l’uscita di un nuovo articolo sul vostro blog di fiducia? Siete impazienti vero? Ecco, questo significa che siete fidelizzati!

L’utilizzo di blog, soprattutto in un contesto aziendale, sta consentendo una rivoluzione in ambito comunicativo basato su un nuovo modo di informarsi, raccontarsi e confrontarsi. Questo è sicuramente un fenomeno che continuerà ad evolversi negli prossimi anni.

Hai dubbi, domande o curiosità? Vuoi saperne di più su come poter avere un blog aziendale di successo? Non esitare a contattarci!

Le dimensioni contano… sui social media

Gli utenti di Internet crescono di oltre un milione ogni giorno, un numero da capogiro possiamo dire! Questo lo rivela l’ultimo Global Digital Report di We Are Social e Hootsuite del 2019. Per quanto riguarda il mondo social, il numero di chi ne fa uso è salito a quasi 3,5 miliardi con ben 288 milioni di nuovi utenti negli ultimi 12 mesi. Ma non è aumentato solo il numero dei fruitori, è aumentata anche l’età media del pubblico in questione: persone intorno ai 30 anni rappresentano ora la maggior parte degli utenti dei social media del mondo, Facebook, in particolare, riporta sempre un numero più elevato di utenti di età superiore ai 55 anni rispetto agli utenti al di sotto dei 18 anni. Possiamo dire che i social media stanno invecchiando? In realtà possiamo solo dire che seguono la “crescita” di chi li utilizza.

I social network sono quindi essenziali per la brand awarness, ossia per la notorietà del tuo brand. Sono infatti in grado di attirare l’attenzione e di creare interesse del pubblico.
Avere una pagina ben strutturata, chiara e d’impatto è di fondamentale importanza: sarà la tua carta d’identità, dovrà spiegare chi sei e cosa fai!

Il metodo più efficace per catturare l’interesse dei visitatori è attraverso l’utilizzo delle immagini, strumento primario per comunicare il tuo brand, dovranno quindi essere perfette! Non cadere in banali errori: ogni social media possiede le proprio specifiche dimensioni per qualsiasi cosa che decidi di pubblicare. Se vuoi proporre un buon visual devi essere disposto a lavorare nel modo giusto: impara a rispettare le dimensioni delle differenti piattaforme! Ma come fare per tenere a mente e ricordarsi esattamente tutte le diverse grandezze dei contenuti dei social? Nessun problema, ti aiutiamo noi! Facciamo un po’ di chiarezza:

FACEBOOK

Resta uno dei canali social più utilizzati anche all’inizio del 2019 nonostante abbia subito un calo di utenti attivi nel 2018. Il Global Digital Report di We Are Social e Hootsuite infatti, riporta una crescita degli utenti di quasi il 10% rispetto all’anno precedente. Questo significa che bisogna prestare molta attenzione a come ci si espone per non essere ignorati.

Immagine del profilo:
dovrà avere le dimensioni minime di 180 x 180 px, anche se si consiglia un formato più elevato di 360 x 360 px. È il nostro biglietto da visita, un po’ come la foto tessera per la carta d’identità, è difficile averla perfetta vero? Preoccupatevi allo stesso modo anche per quella che verrà visualizzata su Facebook.

Immagine di copertina:
per ottenere una risoluzione ottima l’immagine dovrà essere di 1700 x 620 px.

Foto e link post:
attenzione alle dimensioni dei post, che possono variare! Se si vuole condividere immagini la dimensione migliore è di 1200 x 630 px, nel caso in cui si pubblichi un post linkato, automaticamente si caricherà anche una foto (di appartenenza a quello specifico link). Questa foto può essere mantenuta o cancellata a piacimento; in questo caso le dimensioni ottimali devono essere 1200 x 900 px.

misure facebook

 

INSTAGRAM

Sarà il canale migliore per i brand nel 2019 con una crescita di utenti attivi di oltre il 4% negli ultimi 3 mesi e circa 895 milioni di utenti attivi in tutto il mondo.

Immagine del profilo:
l’avatar è il primo benvenuto che dai ai tuoi followers, fatti trovare sempre al meglio! Puoi utilizzare un formato di massimo 300 x 300 px ma puoi lavorare anche con formati più piccoli, restando sempre con un ratio 1:1 (immagine quadrata).

Post:
per caricare una foto su Instagram hai a disposizione tre formati. Quello più usato è quello quadrato, con dimensioni 1080 x 1080 px, ma si possono utilizzare anche formati  verticali, di 1080 x 1350 px, e formati orizzontali, di 1080 x 566 px.

Storie:
in questo caso la misura delle immagini devono essere di 1080 x 1920 px.

 

TWITTER

Nonostante questa piattaforma abbia subito un calo considerevole di nuove registrazioni, resta un canale molto utilizzato da personaggi pubblici e influenti di tutto il mondo.
Anche su Twitter un’immagine ben fatta può aumentare l’engagement dei tuoi utenti, soprattutto quando è accompagnata dagli hashtag giusti.

Immagine del profilo:
la dimensione massima consigliata è quella di 400 x 400 px e può essere esclusivamente un’immagine statica, cercane una efficace, che sappia rappresentare te stesso o la tua azienda!

Immagine di copertina:
ricorda che questa immagine sarà ridotta in base all’adattamento ai diversi dispositivi: pc, tablet o smartphone. Ti consigliamo comunque uno standard di 1500 x 500 px.

Post:
su questo social, i contenuti grafici risultano al meglio nelle dimensioni di 1024 x 512 px.

 

LINKEDIN

Resta il social professionale più amato al mondo. Registra una crescita delle interazioni con campagne ADV di oltre il 3% solo nell’ultimo trimestre del 2018 che sembra non voler calare.

Cover pagina personale:
la dimensione ideale per la cover è di 1584 x 396 px. Ricorda di non inserire le informazioni importanti, i loghi o qualunque cosa tu non voglia che venga nascosta ai bordi dell’immagine (l’area visibile sarà infatti di 1350 x 220 px!).

Cover Business:
attraverso questo elemento puoi definire il tuo messaggio, l’identità, i valori aziendali e professionali. Le dimensioni ottimali sono di 1536 x 768 px.

Business logo:
il social media più usato per il B2B richiede un formato ottimale di 400 x 400 px, quindi un’immagine con proporzioni 1:1, vale a dire in classico quadrato.

Business post:
questi post dovranno avere una dimensione di 646 x 220 px e bisognerà prestare particolare attenzione a ciò che viene scritto e ai toni che verranno usati: i lettori associano solitamente quello che si scrive all’azienda in questione! 

 

YOUTUBE

Ha concluso il 2018 toccando quota 35 milioni di iscritti e superando Facebook (in Italia) per numero di accessi (dati di Audiweb-Nielsen).
Ogni azienda che vuole aumentare la propria presenza sui social non può permettersi di trascurare questa piattaforma.

Foto profilo canale:
anche in questo caso, l’immagine del profilo di YouTube sarà nel formato 1:1, quindi quadrato. Le dimensioni ottimali risultano essere di 800 x 800 px

Immagine di copertina
:
YouTube gestisce le dimensioni della copertina del vostro canale in base allo strumento con cui si accede: pc, tablet o smartphone ed inoltre viene adattata anche in base alla dimensione del monitor. Per non sbagliare, il formato corretto è quello di 2560 x 1440 px.

Video Thumbnail:

questa immagine definisce la miniatura del vostro video. Fate molto attenzione a questo particolare, dovrete trovarne una che convinca il pubblico a cliccare sul vostro video, aprirlo e guardarlo. L’immagine di miniatura gioca un ruolo fondamentale! Questa dovrebbe avere le dimensioni di minime 1280 x 720 px.

Ora che abbiamo dato – letteralmente – i numeri, non vi resta che iniziare subito a pubblicare con le giuste dimensioni. Anche i social vi ringrazieranno! Ma ricordate bene: non affidarti al caso, affidati a dei professionisti! Contattaci e sapremo aiutarti a far crescere il tuo business online!

Come avere una forma vincente

Le forme, da sempre, possiedono un significato. Ma stai tranquillo, non stiamo parlando delle forme del tuo corpo! In questo articolo non vi stresseremo con diete ferree o con allenamenti estenuanti: ci occuperemo sì di forme, ma di quelle geometriche! Ora che avete tirato un sospiro di sollievo – meno male! –, mettetevi comodi e… buona lettura!

Cerchi, quadrati e triangolo non sono solamente poligoni, racchiudono al loro interno concetti e fanno riferimento a diverse emozioni: quando scegli una forma, stai già comunicando qualcosa di specifico. Per questo motivo risultano essere un’importante strumento a disposizione per i graphic e visual designer. Durante la progettazione di un logo è essenziale usare la forma giusta, in base a quello che si vuole trasmettere.

L’obiettivo del visual design è quello di creare un’esperienza, di comunicare un messaggio nel modo più efficace. Il suo compito è quello di riuscire a far dire all’utente “Wow!”. Nulla è dovuto al caso, tutto è il risultato di un studio approfondito! Stupore è la parola d’ordine.

Forme e colori vanno da sempre a braccetto: progettare un design semplice è sicuramente più efficace rispetto a qualcosa di molto complesso. Resterà impresso con più facilità nella memoria degli utenti.

Complicare è facile, il vero problema è saper semplificare un logo. Tutti siamo capaci di complicare, di aggiungere forme, colori, scritte ma il vero problema si pone quando bisogna togliere per semplificare. Cosa tolgo? Cosa lascio? Cosa attira maggiormente l’attenzione?

Bisogna essere in grado di individuare solo quelle figure che fanno al caso nostro, come? Niente panico! Scopriamo qualcosa in più!

Cerchio

Dal punto di vista grafico il cerchio ha un forte potere magnetico in quanto è in grado di attirare l’occhio dell’osservatore. È semplice e perfetto: quindi, non ti spaventare se la tua forma fisica assomiglia, o quantomeno ci si avvicina, a questa forma geometrica. Il significato delle forme sostiene che… sei perfetto!

Statisticamente, un logo circolare o con un design arrotondato sarà molto più facile da memorizzare e durare nel tempo. Questa forma conferisce un look elegante, non a caso è diventato una tendenza popolare e molto usata al giorno d’oggi!

loghi famosi forma cerchio

Quadrato

Le figure a quattro lati si contrappongono al dinamismo del cerchio. Rappresentano qualcosa di ordinato. Forse non è caso che, nella maggior parte dei casi, mobili e armadietti hanno questa forma e (guarda caso!) servono per mantenere ordine? Non ci avete mai pensato?

Se state pensando quindi di creare un logo utilizzando quattro lati, ricordatevi il concetto di semplicità. Questo è un requisito fondamentale e primario per ottenere un successo duraturo.

loghi famosi a forma quadrati

Triangolo

Il triangolo è invece simbolo di azione. In base alla sua inclinazione, ti suggerisce dove andrà a finire lo sguardo. L’occhio ha infatti la tendenza a seguire gli angoli e a muoversi lungo gli spigoli. Figure geometriche come i triangoli ci riportano subito alla mente l’associazione con le frecce, quelle delle indicazioni dei cartelli stradali. Grazie a questi capiamo subito in che direzione dobbiamo proseguire, se una strada è a senso unico o no. Il nostro subconscio è qualcosa di strabiliante!

loghi famosi a forma triangolo

Per esprimere un messaggio però, capita spesso di dover utilizzare una combinazione di forme diverse. Esistono due differenti teorie di psicologia visiva per poter decifrare queste combinazioni:

  • la teoria top-down (ossia dall’alto verso il basso) che si basa sulla nostra esperienza passata o sulla nostra conoscenza memorizzata per dedurre ciò che stiamo vedendo.
  • la teoria bottom-up (ossia dal basso verso l’alto) che si basa sulla sensazione, quello che viene avvertiamo è proprio ciò che stiamo percependo, in questo caso le nostre conoscenze memorizzate in precedenza non vengono utilizzate durante l’osservazione.

La divulgazione dei messaggi può avvenire anche solo attraverso le immagini, non si ha bisogno di aggiungere altro. Nessuna parola, nessun numero. Solo una forma!

Per avere maggiori informazioni, non evitare a contattarci!

E-commerce: il negozio più grande del mondo

In Italia, dopo un inizio un po’ scettico, dopo innumerevoli domande – “Ma se non mi arriva?!” o “Ma se mi rubano i dati della carta di credito?!” – l’e-commerce si è espanso a macchia d’olio. Ma cos’è davvero l’e-commerce? È una forma di vendita di beni e/o servizi che si effettuata grazie a piattaforme on line ed attualmente detiene il più alto tasso di crescita! I trend degli acquisti online sono infatti in costante aumento, sempre più persone scelgono di concludere le proprie trattative via web, complice anche una maggiore fiducia nei metodi di pagamento per poter effettuare transazioni sicure.

L’e-commerce infatti offre ai suoi fruitori dei vantaggi innegabili:

  • Accesso immediato tramite la piattaforma.
  • Disponibilità 24 ore su 24: si può infatti fare acquisti ad ogni ora della giornata, fantastico non lo troverai mai chiuso!
  • Raggiunge tutti, anche le più remote realtà, anche il paese più piccolo e sconosciuto del mondo.
  • Comodità di ricevere i prodotti acquistati direttamente a casa… ecco spiegato il motivo degli innumerevoli corrieri che ogni giorno sfrecciano per le nostre strade!
  • Possibilità di acquistare prodotti di nicchia, difficilmente trovabili altrove.

Le potenzialità dell’utilizzo di Internet per il commercio elettronico sono state fondamentali per molte piccole e nuove imprese che hanno così potuto cominciare un’attività abbattendo i costi più significativi, aumentando il fatturato e fidelizzando il cliente.

Vuoi creare un sito e-commerce per poter vendere online, ampliare il tuo mercato e accrescere la tua visibilità? Necessità primaria di un e-commerce è quella di avere un sito web attraverso il quale poter realizzare la transizione economica, i vantaggi sono molteplici:

  1. Non abbasserai mai più la serranda del tuo negozio, sarai aperto sempre, giorno e notte, giorni feriali e festivi. Inoltre tutti potranno conoscere in tempo reale le ultime novità dei tuoi prodotti, le prossime uscite e le promozioni in corso. Sarà facile monitorare gli acquisti effettuati dai clienti.
  2. Amplierai il tuo bacino di utenza, con Internet potrai essere ovunque a portata di un click! Avrai una maggiore visibilità, ti aiuterà a definire l’immagine aziendale e offrire ai tuoi clienti un servizio di qualità.
  3. Avrai un risparmio economico, aprire un e-commerce sarà meno dispendioso rispetto ad un tradizionale negozio, non dovrai affittare o comprare nessun locale, pagare le spese e impazzire col personale!

Non si deve dimenticare però, che l’esperienza dell’acquisto online è diversa da quella in negozio in quanto non è possibile “toccare con mano” il prodotto desiderato. Ciò non significa che un’esperienza sia migliore o peggiore dell’altra, sono solo differenti.

Ma qual è la piattaforma più adatta per il mercato di rifermento?

Le scelte possono essere molteplici e devono sempre partire da un’analisi accurata del proprio business, dei propri obiettivi e delle proprie necessità: facciamo un po’ di chiarezza!

Logo Magento

Soluzione adatta ad aziende di grandi brand che hanno la necessità di vendere un numero elevato di prodotti che si rivolgono ad un pubblico molto ampio.

 

 

woocommercePlugin creato per per le più diffuse piattaforme come WordPress. Adatta specialmente a chi propone lavori home-made o di nicchia.

 

 

Shopify LogoProdotto semplice ma subito efficace, per i meno esperti della lingua dei codici. Indicato soprattutto per le piccole o medie imprese, indirizzato a chi è specializzato nella vendita di una specifica categoria merceologica.

 

 

Prestashop LogoPiattaforma a licenza libera che aiuta le piccole e grandi imprese a creare e gestire negozi online di successo. È possibile ottenere modulo aggiuntivi in grado di soddisfare ogni necessità dell’utente.

 

 

Creare un sito di e-commerce vuol dire conseguire obiettivi di marketing altrimenti impensabili, come raggiungere vaste audience e vendere i propri prodotti oltreoceano. Fare una buona prima impressione è di vitale importanza, bisogna far vivere un’esperienza positiva al cliente costruendo una web reputation e una brand image di successo.

Se vuoi approfondire l’argomento, non esitare a contattarci!

L’identità dei Social Media: più ne hai, più avrai successo

Google+ è nato nel 2011 e, a soli 8 anni dalla sua creazione, chiude i battenti. Ma a qualcuno dispiacerà davvero?

Google+ è considerato uno dei maggiori flop del colosso Google, ci viene da dire che qualcosa è andato storto. Era nato con l’obiettivo di contrastare Facebook, senza però mai avere una vera e propria identità. Gli utenti sono soliti usare diversi social network perché vogliono ottenere user experience differenti, in base alle esigenze da soddisfare. Facebook serve per dare opinioni su ogni singolo argomento, Instagram per condividere foto e stories della vita quotidianità, Twitter per poter cogliere con sinteticità intelligenza e ironia delle persone, LinkedIn per far sapere a tutti quanto i duri sacrifici portino risultati.

Google+ probabilmente non è riuscito a distinguersi dagli altri social network, risultava invece come un mix, mancava un vero e proprio punto di innovazione, un deserto disabitato potremmo definirlo! Ma il suo vero punto debole è stato un bug che ha messo a rischio la privacy di oltre 500 mila account permettendo agli sviluppatori di terze parti di accedere alle informazioni personali degli utenti fin dal 2015. Una vera e propria catastrofe! Così si è arrivati alla sentenza finale, chiudere i battenti definitivamente a partire dal 3 Aprile 2019.
Addio Google+ per sempre!
Ma non disperate (e chi si dispera?!), di social network ne abbiamo molti altri da utilizzare!

L’indagine di We Are Social, condotta da Hootsuite, presenta lo scenario digitale nel 2019 in Italia. Risulta che 9 italiani su 10 accedono ad internet e si registra una forte crescita sulle piattaforme social, con un incremento del +2,9% rispetto allo scorso 2018. Sui social network sono attivi oltre 35 milioni di utenti ovvero il 59% dell’intera popolazione (dato in costante crescita negli anni), principalmente da dispositivi mobile. Di questi 35 milioni il 74% utilizza in maniera attiva un social media scrivendo o interagendo con post, trascorrendo circa 1 ora e 51 minuti sulle piattaforme. Il dato che più risalta su tutti è che in media ogni persona è registrata su oltre 7 piattaforme diverse, sono davvero così indispensabili?

YouTube e Facebook dominano ancora il nostro panorama digitale. Su Instagram si è assistito nel 2018 all’esplosione del formato stories, un fenomeno che non è destinato a fermarsi ma contrariamente è solo destinato a crescere.

Stando alle statistiche, gli utenti italiani attivi su ciascuna piattaforma sono:

Milioni
0

Facebook

Milioni
0

Instagram

Milioni
0

Linkedin

Milioni
0

Twitter

Per i brand, Instagram sarà la scelta migliore nel 2019.

Perché?
Semplice, innanzitutto parlando a livello globale, gli utenti sono divisi in 50:50 tra uomini e donne comprendendo una fasce d’età tra i 18 e i 34 anni. Si ottiene quindi un perfetto pubblico “equilibrato”. È poi anche vero che il pubblico di Instagram ha superato quello di Facebook in ben 20 paesi in tutto il mondo e questa tendenza è destinata solo a crescere.

Sono molti i concetti che si possono apprendere grazie al Global Digital Report 2019. L’immagine che ne esce è quella di un mondo sempre più connesso, con un numero di utenti Internet sempre in aumento!

Resta fondamentale cambiare il modo di vedere la rete: trasformarla da strumento di solo svago a vero e proprio canale per una strategia di marketing.

Per avere una consulenza personalizzata, per capire meglio come utilizzare la rete per il tuo business, contattaci subito!

Marketing Offline: una stella destinata a brillare per sempre

Con il termine Marketing Offline ci riferiamo a quell’insieme di strategie per così dire “tradizionali”. Detto in altre parole? Tutto ciò che è al di fuori del web! Biglietti da visita, brochure, volantini e cataloghi di presentazione, insegne e affissioni, pagine pubblicitarie su riviste o quotidiani. Il Marketing Offline va a creare la nostra immagine, qualcosa che ci rappresenta e parla direttamente della nostra azienda, parla chiaramente di noi, chi siamo e cosa facciamo. Chi vede il nostro logo ci riconosce subito, sì… quelli siamo proprio noi!

Il Marketing Offline affonda le sue più profonde radici nella comunicazione: ovviamente direte voi! Bisogna però considerare un fattore fondamentale, l’avvento del digitale. Dopo questa vera e propria rivoluzione tutto si è fatto più complicato ma niente panico! In un’epoca in cui i contenuti viaggiano alla velocità della luce, tutti danno per scontato che bisogna agire solo ed esclusivamente online. La chiave del successo di una campagna pubblicitaria, risulta essere però una strategia che sappia mixare sia gli strumenti offline che quelli online. Per raggiungere gli obiettivi prefissati, le due tipologie di comunicazione devono essere integrate in un piano coerente ed efficace.

Fin qui tutto vero ma, altrettanto vero è che i media analogici a volte sono davvero insostituibili in quanto donano una maggiore visibilità alle aziende, per questo siamo sicuri che non passeranno mai di moda! Infatti l’obiettivo delle strategia di Marketing Offline è quello di creare una forte consapevolezza dei prodotti e/o dei servizi che vengono offerti, ponendoli sempre sotto i riflettori. Inizialmente potrà risultare difficile, bisognerà mettere in conto un investimento economico ed entrare nell’ottica di farsi accompagnare nel percorso da un’agenzia di comunicazione poiché, un risultato ordinato, omogeneo e ben studiato può davvero fare la differenza. E la differenza la fa davvero! Investire nel Marketing Offline significa fare migliorare la propria brand awareness, sarai riconoscibile e ti renderai interessante agli occhi di chiunque! Ci sono tre ragioni principali per cui è bene pensare di avvicinarci, o se si è già vicini di non abbandonare il Marketing Offline:

1. Raggiunge tutti!

Ma quando diciamo tutti, intendiamo proprio Tutti! Il Marketing Offline è in grado di creare una pubblicità diretta ad un pubblico che non usa internet, anziani, bambini o chi non ha accesso alle tecnologie. Non dimentichiamoci che esistono ancora mercati difficili da raggiungere usando solo i media digitali.

2. Suscita emozioni, see to believe!

Il Marketing Offline offre un’esperienza sensoriale molto più significativa rispetto a quella provocata da una pagina web. Avere qualcosa tra le mani, che si può toccare è qualcosa che va oltre il semplice “vedere attraverso uno schermo”. È un ricordo tangibile, che si conserva materialmente nel tempo.

3. Favorisce strategie cross-mediali

Quante volte ti è capitato di avere tra le mani un biglietto da visita, un catalogo o una brochure e subito di andare a cercare quel brand sul web? Tante, tantissime immagino! Il Marketing Offline favorisce e amplia la visibilità delle campagne online, sostiene e incrementa la comunicazione su internet mentre il contrario non è possibile.

Le strategie dicMarketing Offline ti aiuteranno a raggiungere risultati migliori: non sono cadute in disuso e mai lo saranno, sono un valore aggiunto, ciò che fa la differenza! L’importante è comunque rimanere al passo coi tempi. L’offline deve essere accompagnato in modo coerente da strategie di marketing online, riuscirai così a raggiungere un più ampio target di pubblico.
Aprire la mente significa anche guardare al passato, per ispirare il proprio futuro.

Vuoi una consulenza? Hai dubbi sull’utilità del Marketing Offline? Non preoccuparti, contattaci subito!

Instagram per le aziende: istruzioni per l’uso

Instagram, il social network per la condivisione di foto più famoso al mondo, si sta affermando anche come interessante opportunità per le aziende, spesso determinante per la costruzione e l’affermazione di brand di successo. Questo grazie a una community che conta oltre un miliardo di account e più di 500 milioni di utenti attivi ogni giorno. Una platea enorme che non ha smesso di crescere.

A questi dati, ne aggiungiamo uno ancora più stimolante: secondo l’importante società americana di ricerca Forrester, i post pubblicati su Instagram dai brand più importanti hanno un tasso medio di follower engagement – cioè la capacità di un prodotto o un marchio di creare relazioni solide e durature con i propri utenti – del 4,21%, vale a dire 58 volte maggiore rispetto a Facebook e oltre 120 volte più di Twitter.

Sempre in tema di coinvolgimento del pubblico nei confronti delle proposte delle aziende, un sondaggio effettuato tra gli instagrammer rivela che il 60% delle persone – e quindi potenziali clienti – dichiara di scoprire nuovi prodotti proprio grazie a questo social.

Le aziende che non sono presenti in modo continuo e autorevole su Instagram corrono quindi il rischio di essere ignorate o dimenticate, soprattutto dalle fasce più giovani, i principali utilizzatori del social.

 

Registrazione account instagram

Come funziona Instagram

Come per tutti gli altri social network, creare un account su Instagram è semplice e veloce: si sceglie l’immagine del profilo, si scrive una breve biografia e si è pronti a pubblicare la prima foto.

Se l’immagine postata incontra il gradimento degli utenti, questi possono mostrare il loro apprezzamento premiandola con un cuoricino – l’equivalente del “like” presente su Facebook – commentandola o ripostandola a loro volta. Tutto molto facile. L’operazione più complessa è rendere questo social network in grado di comunicare al meglio l’immagine di un’azienda e funzionale alla sua strategia di marketing.

I contenuti presentati su Instagram possono essere senz’altro di supporto alle campagne promosse dall’azienda su altri media, facendo bene attenzione a veicolarle al pubblico attraverso il particolare linguaggio di Instagram, fatto soprattutto di immagini accompagnate da brevi didascalie.

 

Stories e foto

Foto, ma non solo

È tassativa la scelta di immagini di buona qualità, magari personalizzate con uno dei tanti filtri messi a disposizione da Instagram. A seconda della tipologia del prodotto, il filtro può creare un drammatico contrasto della luminosità o donare una soffusa atmosfera vintage. Una volta selezionato, è sempre consigliabile utilizzare il medesimo filtro per tutte le foto pubblicate, così che l’utente possa riconoscere in modo veloce e univoco i post dell’azienda.

Il prodotto può invece comparire fotografato sotto diverse angolazioni o presentato in contesti differenti, per metterne in piena evidenza caratteristiche e funzionalità.

La didascalia che accompagna l’immagine, per quanto breve, si rivela spesso un elemento decisivo, capace di ampliare la storia dietro l’immagine stessa, contestualizzandola e mettendola in relazione all’attività dell’azienda. Per questa ragione si devo prestare la massima attenzione alla redazione del testo la, utilizzando un linguaggio corretto, semplice e in linea con l’immagine aziendale.

Per fare in modo che a visualizzare un determinato post non siano solo i follower del profilo, ma tutti gli utenti potenzialmente interessati al contenuto, possiamo aggiungere all’interno della didascalia vari hashtag, ovvero parole o concetti legati al soggetto, espressi con l’utilizzo del cancelletto (#), e che possono essere ricercati direttamente tramite la barra di ricerca di Instagram.

 

Instagram aziandale

Stories e concorsi, due modi per raccontare e coinvolgere

Le stories sono contenuti che scompaiono automaticamente dopo 24 ore, capaci di creare un senso di eccitazione nel follower che dovrà precipitarsi a visualizzarle prima che queste vengano eliminate dal Social Network. Sono realizzate con immagini o brevi video, durante i quali è possibile inserire in modo creativo GIF, adesivi particolari, hashtag, tag, luoghi, dando anche la possibilità di porre domande in diretta ai propri follower.

L’azienda può, per esempio, raccontare ciò che succede all’interno della sua sede in un qualsiasi giorno lavorativo, presentare i suoi dipendenti e mostrare la cura con cui vengono confezionati i prodotti. Lo scopo è quello di coinvolgere gli utenti, facendoli sentire parte integrante di una famiglia, una realtà della quale si conoscono tutti i dettagli.

Organizzare un concorso è da sempre un’ottima modalità per raggiungere obiettivi di digital marketing, lanciare nuovi prodotti o servizi, fare brand awareness o creare una community in target: tra le piattaforme social, Instagram è certamente quella più adatta a coinvolgere utenti e follower grazie all’engagement visivo creato dalla sua semplicità d’uso e facilità di condivisione.

Durante un photo contest si invitano i follower – e non solo – a commentare, condividere una foto o condividere le proprie con uno specifico hashtag. Per tutta la durata del concorso, l’azienda può monitorare le relative statistiche e verificare come influisca sulla movimentazione del profilo.

Post, concorsi e stories sono attività pienamente funzionali alle strategie di inbound marketing, cioè tutte quelle azioni messe in atto per stimolare l’interazione tra azienda e utente, che partecipa, commenta e riposta, diventando parte attiva della promozione del brand, dei suoi prodotti e dei servizi proposti.

 

Instagram Ads

La pubblicità su Instagram

Instagram ha naturalmente sviluppato anche una propria piattaforma pubblicitaria, i cui risultati sono stati impressionanti fin dalle prime settimane dalla sua introduzione: in più di 475 campagne internazionali, la risonanza delle pubblicità tramite i post sponsorizzati è stata di 2,9 volte maggiore dello standard di Nielsen per le pubblicità online.

Le inserzioni a pagamento su Instagram possono utilizzare foto, video ed essere integrate all’interno delle stories. Grazie alla funzione Instagram ADS si possono  facilmente gestire target e obbiettivi, dall’incremento della notorietà del brand all’aumento del traffico verso il sito ufficiale dell’azienda.

Creatività e nuove strategie, ecco i trend per il 2019

Vi capita mai di sfogliare vecchie riviste, anche solo di qualche anno fa? Basta soffermarsi sulle pagine pubblicitarie dei marchi più noti per rendersi conto della grande differenza tra quel modo di comunicare e ciò che ci viene proposto ora.

Dal tipo di carattere tipografico utilizzato alla qualità delle immagini, c’è un mondo – a volte un intero universo – che separa le vecchie campagne pubblicitarie dalle strategie comunicative messe in atto oggi. Non è soltanto una questione di trend: sono mutate radicalmente le modalità con le quali il potenziale cliente recepisce un messaggio, scritto e visivo. E tali cambiamenti avvengono in modo molto più rapido di quanto siamo portati a credere.

Grafici, web designer, creativi e art director sono costantemente al lavoro, ispirati da nuove tendenze e linguaggi in ambito artistico, cinematografico e fotografico, per aggiornare e rendere la comunicazione sempre più efficace e contemporanea. Sia attraverso i canali tradizionali – campagne adv sulla stampa periodica, cataloghi, brochure -, sia sfruttando le infinite possibilità che il web mette a disposizione.

Grafica: 3D, maxi caratteri e colori metalizzati

3D

Le nuove tecnologie mettono nelle mani dei graphic designer nuovi e sempre più affilati strumenti per catturare l’attenzione del pubblico e rendere più seducente la comunicazione: il 3D, ad esempio, è oggi in grado di creare mondi fantastici, rendendo possibile ciò che fino a qualche tempo fa era inimmaginabile. Prepariamoci dunque, perché sarà un anno decisamente tridimensionale.

Illustrazioni, infografiche e interfacce piatte sono arricchite con elementi che conferiscono profondità, come sfumature, ombre e, appunto, effetti 3D. E il trattamento non risparmierà neppure i caratteri tipografici.

A proposito di font, per il 2019 i caratteri diventano maxi, assumendo il ruolo di assoluti protagonisti: avremo testi giganti che occupano tutto lo spazio disponibile, per un layout aggressivo e al tempo stesso minimalista.

I loghi continuano a utilizzare il rigore di font bold e bastoni, in grande spolvero già le scorse stagioni sia per i nuovi soggetti, sia per il restyling di vecchi brand. È un trend che dura da parecchio e, proprio per questa ragione, non si esclude del tutto un ritorno per reazione a caratteri più morbidi e serif. Magari già nei prossimi mesi.

Nel settore del packaging, i colori si fanno sempre più vivaci, metallici e iridescenti, capaci di conferire alle confezioni un senso di lusso ed esclusività. La combinazione classica rimane il nome del prodotto o il logo in metalizzato su fondo bianco e nero, ma nel 2019 vedremo un sacco di colori dai riflessi preziosi anche in soluzioni più audaci.

E se vi interessa sapere quale colore Pantone ha scelto per il 2019, sappiate che è il Living Coral, una tonalità di rosso corallo molto energica con un sottotono dorato.

Pantoni

Velocità e usabilità, le sfide nel web per il 2019

I web designer stanno sempre più prestando attenzione all’usabilità dei siti, così permettere all’utente di accedere in modo sempre più rapido a tutti i contenuti. Questi dovranno essere ottimizzati per essere visionati su ogni dispositivo nell’ambito del responsive design.

Un’elevata velocità di caricamento è la caratterista necessaria per offrire al visitatore la migliore “user experience” possibile. La soluzione “long scrolling”, cioè il posizionare di tutte le informazioni necessarie su un’unica pagina a scorrimento, permette all’utente di accedere ai contenuti scorrendo invece di cliccare. Esattamente quello che succede con Facebook, Instagram e gli altri social network.

Nel 2019 vedremo anche un massiccio uso di immagini, grafiche e video dinamici come sfondo delle pagine. Sono elementi che consentono di comunicare le informazioni in modo più veloce e preciso rispetto agli elementi di testo statici, coinvolgendo il visitatore anche sul piano emozionale.

Web trend 2019

Nuove strategie in rete: Inbound Marketing e User Generated Content

Il web marketing si sta orientando verso una comunicazione visiva indirizzata al singolo individuo anziché a un’intera categoria: un obbiettivo che si può raggiungere grazie a un insieme di strategie digitali dette di inbound marketing, che possano aiutare il potenziale cliente a trovare l’azienda attraverso parole chiave utilizzate durante la ricerca di informazioni e approfondimenti.

Per ottenere questo risultato è fondamentale la creazione di contenuti informativi rilevanti – blog, post sui social media, video e infografiche – utili all’utente; grazie alla sua visita al sito web o alla pagina social e, soprattutto, alle interazioni che si verranno a creare, l’azienda ha la possibilità di ampliare il database dei potenziali clienti.

Utenti e consumatori vengono stimolati all’azione e coinvolti nella creazione di contenuti – user generated content – che possono essere pubblicati su siti, pagine social e blog. Il visitatore – entrato in contatto con l’azienda alla ricerca di un prodotto, di un servizio o, più in generale, di una soluzione a un problema – diventa prima un prezioso contatto, poi un cliente e infine, grazie ai suoi interventi, testimonial del marchio.

Brand identity: siamo quello che comunichiamo

L’immagine è, per ogni azienda, un bene prezioso. Un’immagine appropriata, solida e seducente permette di conquistare e fidelizzare la clientela e di fare crescere la fiducia in partner e investitori. Viene veicolata al pubblico attraverso la comunicazione, che si esprime in molti modi: dalla confezione nella quale sono venduti prodotti al materiale pubblicitario, dalla pagina web aziendale alle sponsorizzazioni.

Parole, immagini e colori

Fondamentale è che ci sia in questa comunicazione un filo conduttore chiaro, definito e coerente: è importante scegliere con attenzione quelle parole, quelle immagini e persino quei colori ritenuti più adatti a mettere in rilievo i punti di forza dell’azienda. Attraverso la combinazione di elementi scritti e visuali, il cliente viene a conoscenza della qualità dei prodotti e dei servizi offerti, la storia dell’azienda, i suoi principi e i suoi valori, la professionalità e persino i legami che lega il marchio al territorio in cui opera.

Dal naming al payoff

L’unione degli elementi che creano nella mente di consumatori e potenziali partner la percezione e la reputazione di un’azienda, si chiama brand identity, l’immagine coordinata aziendale. È un fattore di importanza assoluta per un marchio, perché può determinare il gradimento o meno del mercato e, di conseguenza, il suo successo.

Quali sono i principali elementi che costituiscono la brand identity di un’azienda?

  • Il nome: è il primo, fondamentale, elemento. Senza non esiste l’azienda: il nome deve emozionare, sedurre e, soprattutto, riflettere quelli che sono i suoi valori e la sua identità.
  • Il logo: può essere un simbolo grafico (pittogramma) o il nome stesso realizzato combinando in modo creativo font e colori (logotipo); il logo rappresenta l’azienda e deve essere calzante, semplice, memorabile e versatile, in modo da potere essere riprodotto su ogni genere di supporto, fisico e digitale.
  • Corporate payoff: è lo slogan associato al logo, l’elemento verbale che completa la sua composizione. Un payoff particolarmente felice può diventare virale tanto entrare a far parte del gergo comune, contribuendo alla popolarità del marchio.

Stabiliti nome, logo e payoff, essi diventano i tratti distintivi dell’azienda, elementi che clienti, utenti e partner metteranno in relazione ai prodotti e ai servizi offerti. Li ritroveremo – in dimensioni, combinazioni e forme differenti – su un’infinità di supporti:

  • carta intestata
  • biglietti da visita
  • folder e brochure
  • veicoli della flotta aziendale
  • divise del personale
  • materiale promozionale
  • sito web
  • pagine social
  • comunicazioni posta elettronica
  • confezioni e imballaggi
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