Rosso: il colore dell’energia e della vitalità

Il colore del mese: rosso

Le azioni degli utenti si basano anche sulla percezione visiva: un certo colore utilizzato nel modo giusto può far risultare la tua comunicazione aziendale vincente.

Questo mese lo dedichiamo al rosso, appena pensiamo o vediamo questo colore la prima cosa che ci viene in mente è il Natale, l’amore e la famiglia, per questo non poteva che essere il colore dedicato al mese di dicembre.

COMUNICAZIONE

Il rosso trasmette energia e vitalità, e simboleggia l’estroversione e la forza di volontà. Guardarlo accelera il battito cardiaco e questo aiuta a stimolare la creatività. Sul Web viene utilizzato per attirare l’attenzione, per comunicare urgenza o stimolare l’impulsività (in particolare nelle vendite promozionali).

LOGHI

Il rosso favorisce l’appetito e attira l’attenzione. Per questo motivo molte aziende che producono alimenti lo usano come colore principale nel loro logo: pensiamo a Coca-Cola, McDonald’s, KFC, Red Bull, Barilla, Kellogg’s, Estathe, Kit Kat, Burger King.

TARGET

Il target rosso è attivo, energico ed estroverso. Ama essere diretto con gli altri e ha grande fiducia in se stesso e nella sua forza. Chi ama il rosso vive nel presente, nel qui e nell’ora, ed è un buon leader. Chi non ama il rosso è una persona più riflessiva e riservata.

CURIOSITÀ

Lo sapevi che il colore del tappeto rosso che viene utilizzato nelle occasioni importanti non è casuale? Fin dall’antichità, infatti, il rosso era il colore che solo i potenti potevano permettersi perché i pigmenti che venivano utilizzati per crearlo erano molto costosi. Il tappeto rosso veniva usato per accogliere personalità regali e di spicco, come simbolo di trionfo e rispetto. Questa usanza è arrivata fino ai giorni nostri dove il tappeto rosso ha mantenuto il suo significato di “esclusività”.


PER RIASSUMERE

  1. Il rosso trasmette energia e vitalità!
  2. Chi lo usa? Aziende che producono alimenti.
  3. Ami il rosso? Sei attivo, estroverso e hai fiducia in te stesso.
  4. Lo sapevi che il tappeto rosso usato nelle cerimonie importanti è simbolo di potere e rispetto?


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3 tips per creare una landing page B2B

Le landing page hanno ancora un forte valore di conversione nella strategia di digital marketing aziendale, soprattutto quando il mercato di riferimento è quello B2B.

 

Una landing page, più comunemente definita pagina di atterraggio o pagina pubblicitaria, è una pagina web che ha lo scopo di catturare uno specifico target e di farlo convertire. Tecnicamente viene realizzata come tutte le altre pagine di un sito web, non ci sono quindi differenze dal punto di vista tecnico ma piuttosto da punto di vista del design. In molti conoscono le regole base per creare una landing page dedicata agli utenti di internet ma quando il target è B2B come va costruita la pagina?

Copywriting B2B efficace

 

Il copywriting di una pagina pubblicitaria B2B deve necessariamente invogliare l’utente alla conversione che sia questa una richiesta di call back oppure un invio di mail. Come iniziare quindi a comunicare nel modo corretto?

Il titolo è uno degli elementi più impattanti, perché è quello che farà la differenza per l’utente nel continuare la lettura della pagina. Questo deve essere ingaggiante e in alcuni casi può anche avere un tono scherzoso. Come ogni slogan pubblicitario deve incuriosire chi lo legge. Non è quindi importante che segua le regole SEO e quindi contenga keyword, perché il suo obiettivo è l’engagement e non il traffico alla pagina. Ricordiamo poi che il tuo target non è generico ma riferito solo alle aziende. Nel copy cerca quindi di sfruttare le tue conoscenze del settore per mettere in risalto quanto il tuo prodotto o servizio possa fare la differenza per i tuoi clienti.

Oltre a un titolo iniziale, la pagina può essere suddivisa attraverso diversi heading e paragrafi che avranno lo scopo di comunicare più nello specifico quali sono i tuoi servizi, prodotti, vantaggi e dettagli vari come informazioni burocratiche o di spedizione. Non è importante che ve ne siano molti ma che siano presenti le informazioni necessarie a concludere l’azione dell’utente.

 

L’importanza di una call to action di impatto

 

Le landing page B2B non sono pagine esclusivamente informative. Una pagina per la pubblicità aziendale deve contenere un’azione che vogliamo far compiere all’utente inserendo una cosiddetta call to action. Le azioni che puoi chiedere sono diverse: l’iscrizione alla newsletter, la richiesta di contatto o perfino un click che porti direttamente alla scheda prodotto per l’acquisto.

Per creare una CTA (call to action) efficace devi innanzitutto pensare al copy che vuoi utilizzare perché avrà un impatto notevole sulle decisioni degli utenti in quanto dovrà rispondere alla domanda “Perchè dovrei cliccare qui?”.

Per quanto riguarda la grafica da scegliere non ci sono regole esatte nel determinare il colore o la forma giusta, altro discorso invece la posizione. Un altro elemento che influenza molto il CTR (tasso di click) è la posizione del link/pulsante. Questo deve essere ben visibile, ma non deve disturbare l’utente nella navigazione (es. pop-up). Infine deve essere posizionato nel punto in cui secondo te l’utente è riuscito a leggere le informazioni più importanti per permettergli di fare una scelta.

 

Le informazioni di contatto: dove e cosa

 

Una volta che l’utente avrà letto le informazioni della pagina pubblicitaria potrà avere comunque dei dubbi o delle domande. Vendere a un B2B non è facile, è un processo lungo e difficilmente si riesce a convertire con una sola landing page. Non bisogna quindi perdere l’utente in questo momento di perplessità ma piuttosto sfruttarlo a tuo vantaggio fornendo tutte le informazioni di contatto necessarie.

Le informazioni di contatto sono spesso poste a fine pagina con un carattere più piccolo e poco visibili. Possono essere molto ristrette, in alcuni casi viene inserito solo l’indirizzo del sito web. Essendo il tuo target B2B, le informazioni di contatto saranno cruciali per poter acquisire nuovi clienti. Quando si sceglie un fornitore, infatti, alcuni elementi come l’indirizzo della sede o il contatto del commerciale possono essere determinanti.

Le informazioni di contatto più utili sono:

  • Indirizzo fisico – se pensi che la tua posizione possa influenzare in positivo la scelta dei tuoi clienti.
  • Filiali – come per l’indirizzo, se sono importanti per il tuo mercato indica le città dove operi.
  • Numero di telefono – se sei una grande azienda non usare il numero del centralino con il risponditore automatico, piuttosto inserisci il numero di una persona competente come un commerciale o una segreteria che possa smistare le chiamate al giusto referente.
  • Indirizzo mail – l’utente potrebbe trovarsi più a suo agio a inviare una lunga mail con richiesta di informazioni e preventivo, rispetto alla chiamata.
  • Profili social – se i profili social della tua azienda sono ben curati e con recensioni possono essere un valore aggiunto.

Una pagina pubblicitaria per il marketing B2B non è una landing page comune, ha bisogno di essere studiata nei minimi dettagli dal copy alla grafica. Se non sai da dove cominciare o non hai idee per la tua pagina pubblicitaria affidati a noi. Contattaci per conoscere questo e tanti altri servizi di digital marketing.

E-commerce B2B o B2C? Questo è il dilemma

I negozi online B2B e B2C possono sembrare in apparenza molto simili ma possiedono differenze sostanziali come target di riferimento, processo di acquisizione e strategie di marketing.

Nel B2B (business-to-business), si parla di vendere servizi o prodotti ad altre aziende mentre nel B2C (business-to-consumer) il cliente finale sono i singoli consumatori privati. Anche se l’obiettivo tra i due business è lo stesso, la differenza tra questi due mercati è profonda. Quando si parla di B2B, solitamente si fa leva su servizi o prodotti volti a semplificare dei processi in modo da far risparmiare tempo e denaro ai clienti. Per questo motivo, quando il target di riferimento è un’azienda (B2B) è importante fare leva sulla logica, mentre quando si vende a un consumatore (B2C) è l’emotività il nostro principale strumento di vendita.

Differenze di marketing per B2B e B2C

Se una delle differenze principali tra il mercato B2B e B2C è quella relativa a chi decide di acquistare, andando più nello specifico è più corretto dire che nel B2C i clienti sono potenzialmente infiniti e  possono far parte di diversi target, nel B2B invece è necessario convincere uno specifico buyer, ovvero chi ha il potere di acquistare all’interno di un’azienda.

Per questo motivo anche i processi di acquisizione dei clienti sono molto differenti: le aziende prendono tempo, fanno ricerche e stilano pro e contro andando a studiare recensioni, opzioni alternative e competitor. I consumatori del B2C, dopo aver letto due o tre recensioni, tenderanno ad acquistare il prodotto e quindi a essere più diretti.

Questo evidenzia come i due tipi di acquisto abbiano alla base una motivazione differente. I clienti B2B hanno come obiettivo principale quello di ottenere profitti attraverso un miglioramento della propria attività, mentre i consumatori acquistano in base all’emotività, pensando che l’acquisto possa avere un’influenza positiva sulla propria vita.

Anche se il processo decisionale del settore B2B è più lungo rispetto al rapporto con il consumatore finale, sul lungo periodo è un rapporto molto più soddisfacente. Le aziende, infatti, nel momento in cui individuano un fornitore di fiducia, ne rimangono legate per diverso tempo. Quello con il settore B2B, quindi, è un rapporto sul lungo termine.

Per il B2C, invece, il processo di acquisizione del cliente è molto più breve ma difficilmente duraturo.

 

Le diverse tipologie di e-commerce

Il processo di acquisizione dei clienti in un e-commerce tra B2B e B2C è differente e questo si riflette anche sull’esperienza che vogliamo far vivere ai nostri acquirenti.

Nei negozi online B2C i clienti vogliono concludere un acquisto in modo facile e veloce per soddisfare un proprio bisogno emotivo. L’utente di questo tipo vuole trovare una risposta a un capriccio momentaneo e il tuo compito sarà quindi quello di rispondere in modo veloce e diretto. Molto spesso l’utente medio di un e-commerce B2C non ha molto tempo a disposizione, è dubbioso nella fase di checkout e può capitare spesso che abbandoni il carrello.

Un e-commerce B2C deve quindi accompagnare l’utente dall’Home Page fino al checkout rispondendo a tutti i suoi dubbi e domande con lo scopo di convincerlo ad acquistare. È per questo motivo che è necessario inserire tutte le informazioni su cui l’utente può avere dubbi. Ogni prodotto deve possedere foto ad alta risoluzione, informazioni su disponibilità, prezzo, metodo di pagamento, spese di spedizione ma soprattutto recensioni e punteggi. Così facendo l’utente non dovrà uscire dal sito per reperire questi dettagli, rischiando di far sfumare la vendita.

Molto diverso, invece, è il cliente dell’e-commerce B2B. In questo caso l’utente medio è un professionista che sta cercando un prodotto in grado di soddisfare un’esigenza specifica o di risolvere un problema della sua azienda. La ricerca è estremamente dettagliata e pianificata, di conseguenza, tutto il flusso di conversione deve essere impostato in modo diverso. Non è importante specificare metodo di consegna o di pagamento ma piuttosto far capire quanto sia conveniente il tuo prodotto, dando informazioni precise e indicando le varie opzioni di acquisto in stock che possano far risparmiare il cliente. Le recensioni, anche in questo caso, possono aiutare nel processo di vendita, soprattutto se a farle sono altre grandi aziende.

Nel caso dell’e-commerce B2C quindi il design del sito dovrà attirare l’attenzione degli utenti e mantenerli attivi fino al checkout. Diversamente, nel B2B, è la reperibilità immediata delle informazioni salienti sui prodotti quello che fa la differenza.

 

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Come avviare un e-commerce B2B o B2C

Per aprire un e-commerce è quindi fondamentale studiare il mercato di riferimento e realizzare un progetto di business specifico. Non solo sarà fondamentale studiare la concorrenza presente sul web ma anche individuare le esigenze del target di riferimento che, come detto, sono molto differenti tra B2B e B2C.

Conseguentemente al target di riferimento sarà poi necessario realizzare un format distinguibile e scegliere prodotti che rispondano alle reali esigenze dei consumatori.

Vanno poi messi a terra business plan, analisi dei costi e degli eventuali ricavi, strategie di marketing e promozione dei prodotti.

Il passo fondamentale riguarderà però la creazione del sito e-commerce. Prima di tutto sarà necessario   e poi trovare la piattaforma e-commerce, ovvero il sistema che renderà possibile gli acquisti e i pagamenti all’interno del sito web e che permetterà di verificare lo stock in magazzino e di customizzare le pagine prodotto. Gli e-commerce più strutturati e affidabili dovrebbero poi permettere agli utenti di effettuare pagamenti online con sistemi sicuri, presentare sezioni dedicate all’assistenza clienti, pre e post vendita, alla gestione dei resi, nonché un sistema di punteggio o recensioni dei prodotti.

Ora che hai capito le principali differenze tra un e-commerce B2B e B2C non vedi l’ora di aprirne uno ma non sai da dove iniziare? Affidati ai nostri esperti di web e digital marketing e richiedi una consulenza. Ti supportiamo in tutte le fasi di digitalizzazione del tuo progetto dalla creazione del naming e del logo, passando per la realizzazione del sito e-commerce rafforzando il tutto con campagne di digital marketing che possano valorizzare il tuo brand e i tuoi prodotti.

Blu: il colore della fedeltà e della fiducia

Il colore del mese: blu

Ti sei mai chiesto quanto i colori possano influenzare il marketing e di conseguenza anche il tuo business?

Questo mese lo dedichiamo al blu, colore che ricorda la pioggia, mette pace e tranquillità, per questo rappresenta a pieno il mese di novembre.

COMUNICAZIONE

Il blu trasmette pace e tranquillità. È un colore associato alla calma, alla fedeltà e alla sensibilità. Ha la capacità di rilassare portando a un equilibrio interiore. Sul Web il blu è utilizzato in tutte le sue sfumature per trasmettere un senso di sicurezza e di fiducia.

LOGHI

Il blu simboleggia fiducia e lealtà ed è utilizzato per dare un’immagine rassicurante dell’azienda. È per questo motivo che svariati produttori di software e banche, che trattano informazioni importanti e personali, lo usano per guadagnarsi la fiducia del consumatore. Tra queste: Samsung, HP, Whirpool, Allianz, Zurich, Unipol Banca, Visa.

TARGET

Il target blu è sensibile e riflessivo, pensa molto prima di prendere una decisione. È affidabile ed è molto attento ai bisogni degli altri. È legato alle tradizioni ma è anche in cambiamento, capace di adattarsi facilmente a ogni situazione. Chi non ama il blu è più istintivo e pragmatico.

CURIOSITÀ

Il nome “Blue jeans” ha origini molto antiche. Il termine fu usato per la prima volta nel 1567. Si scelse proprio “Blue jeans” perché all’epoca si era soliti nominare i tessuti con il nome del luogo in cui venivano prodotti. “Blue jeans” si riconduce al francese “Bleu de Gênes”, ovvero “Blu di Genova”, città in cui vennero prodotti per la prima volta i famosissimi jeans in fustagno genovese.


PER RIASSUMERE

  1. Il blu trasmette tranquillità ed è associato alla fedeltà e alla fiducia.
  2. Chi lo usa? Aziende produttrici di software e banche.
  3. Ami il blu? Sei sensibile, riflessivo e affidabile!
  4. Lo sapevi che il termine “Blue jeans” risale al 1567 e deve il suo nome alla città di Genova?


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Marketing Natale: come preparare la strategia di comunicazione

Gli eventi come il Natale sono un’ottima occasione di comunicazione per creare engagement con i propri utenti. Cosa fare quindi per aumentare la propria visibilità sul web?

Il Natale è una festività sentita in tutto il mondo, oltre a rappresentare un momento molto strategico per qualsiasi azienda. Le persone in questo periodo sono disposte a essere coinvolte e quindi spendere di più e i brand non possono che partecipare attivamente.

Come sfruttare questo periodo per una comunicazione marketing efficace? In che periodo iniziare la comunicazione di Natale? Queste sono solo alcune delle domande a cui proveremo a rispondere in questo articolo.

I tempi per una strategia di marketing per il Natale

La maggior parte delle aziende si ricorda del periodo natalizio quando è già alle porte ed è quindi impreparata a gestire una campagna di comunicazione ben strutturata finendo per pubblicare solo qualche post di auguri sui social media.

La strategia di comunicazione per questo periodo dell’anno deve essere integrata e prevista fin da subito, cioè quando viene presentata la strategia annuale. Se invece non hai all’abitudine a pianificare con molto anticipo le tua attività di digital marketing, allora ottobre sarà il mese perfetto per iniziare a pensare al Natale.

Un’altra domanda che in molti si fanno è “Quanto deve durare una strategia marketing per il Natale?”. Solitamente la strategia inizia dai primi giorni del mese, intorno all’8 dicembre e si conclude con il giorno di Santo Stefano, il 26 dicembre.

Rendi il tuo sito più natalizio

Il sito web è uno dei primissimi touchpoint digitali tra te e i tuoi clienti. Solo per l’occasione, prova quindi a renderlo più natalizio. Potrà sembrare un dettaglio banale ma i tuoi clienti (soprattutto quelli più affezionati) lo noteranno. Non è necessario cambiare layout o stile dell’intero sito ma semplicemente renderlo più accogliente e caloroso. Aggiungi un video di auguri o un countdown natalizio in Home Page, oppure potresti modificare il tuo logo in una versione natalizia o ancora aggiungere qualche tocco di neve o rosso qua e là affidandoti al tuo web designer di fiducia. Puoi infine creare banner o pop up a tema Natale che portino l’utente a una landing page dedicata. Non dimenticarti infine, se hai un blog, di dedicare uno o più articoli a questo periodo dell’anno così magico.

Crea un calendario editoriale di Natale

L’obiettivo di una campagna di comunicazione marketing per il Natale è quello di coinvolgere i clienti. Non si tratta necessariamente di vendere un prodotto ma piuttosto di veicolare i valori aziendali. Creare un’atmosfera natalizia non è facile, va quindi pensata nei minimi dettagli con un calendario editoriale.

Pianifica quindi quanti contenuti condividere in questo periodo, come schedulare i diversi argomenti, che tipo di contenuti ci saranno (testi, immagini, video) e infine ricordati di buttare giù qualche idea per infografiche e auguri di Natale per i clienti.

Che si tratti di articoli di un blog o di post di Natale sui social media l’importante è rimanere fedeli al tuo target di riferimento. Una volta capito se stai parlando a un pubblico giovane oppure a una nicchia molto specifica, ti basterà declinare nei tuoi contenuti i classici simboli natalizi come, ad esempio, alberi di Natale, Babbo Natale, pietanze tipiche come pandori e panettoni.

Tra i simboli di Natale più utilizzati sui social ti sarà capitato di vedere il calendario dell’avvento. Si tratta di un calendario che mostra i giorni rimanenti fino alla vigilia di Natale. La tradizione vuole che ogni casella venga aperta il giorno stesso per scoprire il dono che contiene. Lo stesso può essere fatto sui social o in una newsletter dedicata al Natale.

Pensa, ad esempio, a piccole promozioni giornaliere da condividere con i tuoi clienti oppure giochi, test e immagini che possano stupirli e accompagnarli in questo periodo di festività.

Fai gli auguri di Natale ai clienti

Nella tua strategia marketing natalizia non possono mancare gli auguri di Natale ai clienti. La tipologia di biglietto di auguri e il tono dipendono dal tuo target. Se sei uno studio di consulenza legale dovrai necessariamente pensare a degli auguri formali, senza ricorrere a frasi banali o troppo semplici. Se invece possiedi una gelateria avrai più possibilità di spaziare con la fantasia e rendere gli auguri più spontanei e giocosi.

Sempre in base al tuo target, ma soprattutto in base al tuo budget, potrai decidere se optare per dei semplici auguri online oppure a qualcosa di più tradizionale come biglietti di auguri cartacei e piccoli gadget da spedire.

Che tu stia pensando di creare una strategia di comunicazione marketing per il Natale online oppure offline ricordati che questa deve essere preparata per tempo e studiata nei minimi dettagli.

Hai capito l’esigenza di avere una strategia per il Natale ma non sai da dove iniziare oppure non hai tempo per occupartene in prima persona? Affidati al nostro team di esperti! Contattaci per la creazione di grafiche, campagne pubblicitarie sui social, copywriting o packaging dedicati al mondo del Natale.

Sito web: come scegliere il nome del dominio?

Il nome di un dominio è importante tanto quanto il nome del tuo studio professionale o della tua azienda. Sceglierlo con cura può fare la differenza ed avere un impatto importante sul futuro del tuo sito web.

Se stai facendo il tuo primo passo nel mondo del web oppure se vuoi creare un nuovo sito che rispecchi meglio la tua azienda, la scelta del nome del dominio è la prima sfida che dovrai superare. Sceglierlo con attenzione ti permetterà di partire con il piede giusto e di avere una strategia digitale ottimizzata nei minimi dettagli.

Il nome di un sito ha un grande impatto sugli utenti quindi influenzerà l’accesso e la permanenza di potenziali clienti al tuo sito web. Come scegliere quindi un nome di dominio vincente?

 

Le 5 best practice per scegliere il giusto nome dominio

1. Controlla se il tuo nome è già online

La prima domanda che devi farti è: “il mio nome è già presente online?”. Prova a digitare su Google, o su altri motori di ricerca, il tuo nome o quello del tuo brand e guarda cosa si trova tra i risultati. Quelli che vedrai saranno i tuoi competitor di SERP, e quindi i risultati che dovrai necessariamente scartare. Tra questi fai particolare attenzione a tutti quei domini che contengono il nome che hai cercato, perché saranno i più difficili da superare. Se, ad esempio, il tuo brand è un omonimo rispetto a un altro molto più conosciuto, dovrai tenere a mente questo dettaglio quando sceglierai il dominio e cercare ovviamente di differenziarti quanto più possibile.

 

2. Tool di ricerca nomi dominio

Dopo aver fatto una prima indagine si entra nel vivo della scelta. Trovare il nome di dominio perfetto non è facile soprattutto quando mancano le idee. Online esistono diversi tool che possono aiutarti a trovare nomi e tutte le loro varianti, per domini non ancora acquistati e che possono quindi fare al caso tuo.

Tra i tool di scelta dominio più utilizzati puoi trovare:

  • DomainsBot – Fornisce suggerimenti in 11 lingue diverse. Oltre al nome del brand possono essere inserite ulteriori keyword per trovare la combinazione migliore di parole chiave. Si possono inoltre inserire dei termini che non vogliamo siano suggeriti come nome di un dominio;
  • DomainWheel – Generatore di nomi di dominio molto intuitivo. Basta inserire la parola principale, come il nome brand, per ricevere tantissimi suggerimenti di domini liberi combinando il termine digitato con parole chiave ideali per il mondo del web come “online”, “store”, “group”;
  • Bust A Name – Strumento utile quando si ha già un’idea e la necessità è di filtrare i risultati proposti. In questo generatore di nomi dominio ti basterà partire da una parola chiave e poi scegliere i filtri e le opzioni che preferisci. Tra questi c’è, ad esempio, la possibilità di impostare la lunghezza di dominio che non si vorrebbe superare.

 

3. Assicurati che il tuo dominio sia facile da ricordare

Il nome di un sito web deve essere facili da ricordare, da scrivere ma soprattutto da comprendere sia quando viene pronunciato che quando viene cercato dagli utenti. È quindi sconsigliato inserire trattini bassi, numeri o caratteri speciali che possano confondere. Più il nome scelto sarà facile da ricordare e da digitare sulle barre di ricerca più saranno le possibilità che i tuoi clienti o potenziali clienti trovino te e non un’altro sito.

 

4. Fai attenzione alle parole chiave

Online troverai spesso siti web che utilizzano solo keyword come nome, come ad esempio “impresapulizieroma.com” oppure “cialdecaffe.it”. Questo tipo di nome dominio, contrariamente a quanto si possa credere, può risultare meno efficace di un nome proprio. Il consiglio è quindi di essere riconoscibili fin da subito evitando quindi che l’utente possa sbagliarsi con altri competitor che hanno avuto la vostra stessa idea. Le parole chiave rimangono però molto importanti e possono essere utilizzate in combinazione al tuo brand per dare fin da subito l’idea di cosa ti occupi. Alcuni esempi possono essere, “studiolegale-martini.it” oppure “idraulico-mario.it”.

 

5. Scegli un’estensione appropriata

Anche la scelta dell’estensione del dominio è importante. Queste hanno nel mondo del web utilizzi specifici, quindi scegli quella più appropriata al tuo business. Il suffisso “.com” è quello più diffuso, sarà quindi difficile trovare un nome corto e riconoscibile ancora disponibile, per questo meglio optare per la versione “.it”. I domini che finiscono per “.info” sono solitamente di stampo informativo mentre il “.net” fa riferimento a siti più tecnici. Infine, il “.org” è associato alle organizzazioni no-profit.

 

Ora che hai capito come scegliere il nome del dominio non ti resta che decidere come sarà il tuo sito web. Per farlo, affidati ai nostri esperti di web e digital marketing che sapranno guidarti in tutte le tue scelte digitali.

 

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Il web comanda, ma la carta canta (ancora)

Il catalogo cartaceo continua ad avere un ruolo importante nella comunicazione aziendale: ecco perché è fondamentale averne uno.

In un mondo sempre più virtuale, la cui nuova unità di misura è il “click”, dove i combattimenti per la visibilità si fanno a colpi di “like”, c’è ancora posto per un supporto così tradizionale come il catalogo stampato e rilegato?

Catalogo in carta o catalogo on-line?

Provate a porre la domanda al vostro motore di ricerca preferito e nel giro di pochi secondi, esperti di marketing e tuttologi a tutto campo vi forniranno più che volentieri le loro opinioni sull’argomento. I più furbacchioni, per il solo fatto che vi abbiamo invitato a utilizzare PC, smartphone o tablet per dipanare la questione, potrebbero dedurre che oggi tutte le vie del marketing portino alla rete.

Esatto! Cioè, no! Beh, non proprio.

Attraverso la propria pagina web, l’azienda è in grado di mostrare a una platea teoricamente infinita di potenziali clienti le immagini di tutti gli articoli proposti, documentando con precisione le qualità e prezzo e offrendo spesso la possibilità di acquisto on-line. Si può intervenire su immagini e testi in tempi brevissimi, e questo permette in tempo reale modifiche alle caratteristiche dei prodotti, operazioni promozionali e sconti last minute. L’azienda può inoltre proporre alla clientela App specifiche da installare sui dispositivi mobili, attraverso le quali trasmettere informazioni e aggiornamenti altamente personalizzabili.

Sottolineiamo che ogni visita alla pagina è costantemente monitorata, fornendo preziosi dati sulla tipologia del visitatore e dando la possibilità di stilare statistiche molto affidabili.

Quindi? È giunto finalmente il tempo di prendere brochure e flyer, farne una catasta, dare loro fuoco e danzarci attorno come guerrieri Sioux, celebrando la definitiva vittoria del digitale sul tradizionale? Aspettate ad accendere quel fiammifero, perché c’è qualche parola che ci piacerebbe spendere a favore della buona, vecchia e affidabile carta stampata.

Catalogo cartaceo aziendale, perché è importante averne uno?

Il supporto tradizionale è per molti uno strumento di marketing ancora parecchio efficace. Il catalogo stampato si è evoluto oggi in una sorta di manuale: il cliente lo legge e lo rilegge, aggiungendo note a margine e infilando improvvisati segnalibro per ritrovare velocemente le pagine che più lo hanno colpito.

Un catalogo su carta stampata, se correttamente impostato, si presenta agli occhi del potenziale cliente come una fonte di ispirazione e uno strumento fondamentale per il posizionamento del Brand. Certo, il timore al giorno d’oggi vista l’ampia diffusione del web potrebbe essere quello che i clienti non leggano nemmeno il catalogo e prontamente lo cestinano, mandando in fumo il proprio investimento economico.

Se però i cataloghi aziendali cartacei vengono ben progettati e realizzati da uno studio professionale allora possono veramente fare la differenza rispetto al web. Sono infatti dei prodotti fisici, concreti e tangibili, che possono essere visionati dai clienti in qualsiasi momento e luogo. Il catalogo cartaceo è poi un supporto integrativo per fornire informazioni agli utenti che vogliono acquistare dalla tua azienda senza però accedere a una rete Internet o a un computer. Il catalogo aziendale stampato può diventare un oggetto piacevole e ben curato, da conservare attentamente.

I cataloghi cartacei sono quindi uno strumento oggi più che mai valido per contribuire e incrementare la credibilità e la promozione del tuo Brand, in quanto funzionano perfettamente come promemoria visivi per i clienti e possono incentivare all’acquisto.

Le nuove tecnologie, per esempio le applicazioni in realtà aumentata o in realtà virtuale installate sugli smartphone, possono offrire al pubblico entusiasmanti esperienze tridimensionali, creando un seduttivo punto di contatto tra cartaceo e digitale. Infine, il catalogo è un oggetto che trova la sua collocazione in casa o in ufficio, ricordando, con la sua stessa presenza, l’esistenza del brand; il cliente lo condivide con il resto dell’azienda, lo può prestare o regalare a chi ritiene interessato a quella tipologia di prodotto, favorendo il passaparola positivo, da sempre la base del marketing di successo. Inutile aggiungere che per l’azienda diventa uno strumento promozionale indispensabile in occasione di fiere e altri eventi che comportano la presenza di un pubblico in carne e ossa.

Realizzazione di un catalogo aziendale, che elementi considerare?

Il primo e fondamentale aspetto quando si parla della realizzazione di cataloghi cartacei aziendali riguarda la loro completezza: i cataloghi devono contenere tutte le informazioni utili per i clienti, come quelle relative alle modalità per effettuare gli ordini o ai prodotti di punta dell’azienda.

In generale, i contenuti che non possono mancare all’interno del catalogo cartaceo della tua azienda sono una breve descrizione della stessa, un sommario, le descrizioni dei prodotti, il modulo degli ordini e i contatti aziendali. La copertina deve essere pensata con cura e attenzione, in grado di catturare lo sguardo dei clienti e accenderne la curiosità.

Il catalogo deve essere anche accattivante, piacevole a livello visivo e capace di rimanere impresso nella mente di chi lo sfoglia: per questo rivolgersi a dei professionisti del mondo della comunicazione e della grafica è fondamentale.

Qualcuno potrà maliziosamente affermare che quest’articolo sia un capolavoro di “cerchiobottismo”, incapace di esprimere un giudizio di merito sulla questione! La ragione è che siamo convinti che il catalogo possa essere uno prezioso strumento complementare al web, la cui importanza non viene in nessun momento sottovalutata, ma rispetto al quale può vantare maggiore autorevolezza e una più efficace capacità narrativa, in grado di proporre al cliente quella sensuale esperienza fisica che la rete non sarà mai in grado di offrire.

Nero: il colore dell’eleganza e della serietà

Il colore del mese: nero

Ogni colore trasmette un messaggio e nasconde un significato e se hai un business non puoi non conoscere questi aspetti a dir poco fondamentali.


COMUNICAZIONE

Il nero è un colore potente anche se viene definito un “non colore”. Trasmette eleganza ed è utilizzato per comunicare un tono formale e raffinato. È anche il colore simbolo del prestigio, dell’affidabilità e della serietà. Sul Web il nero viene utilizzato per trasmettere credibilità.

LOGHI

Il nero è un colore che trasmette prestigio e ricchezza. Per questo viene usato da aziende della moda e del beauty che producono prodotti luxury come Chanel, Prada, Gucci, Givenchy, Yves Sant Lauren e Dolce e Gabbana.

TARGET

Le persone amanti del nero hanno grandi qualità intellettuali e sono spesso anticonformiste. Cercano sempre di stupire gli altri e sono tenaci e risolute nel perseguire i propri progetti e obiettivi. Chi non ama il nero è più propenso ad adattarsi alle situazioni e cerca di evitare i conflitti.

CURIOSITÀ

L’ultimo venerdì del mese di Novembre è conosciuto anche come “Black Friday, “Venerdì Nero”. Questa ricorrenza ha origine in America negli anni Sessanta, quando i commercianti decisero di proporre degli sconti speciali per dare il via alle spese natalizie. “Nero” perché in quegli anni i negozianti compilavano i registri contabili usando l’inchiostro rosso per i conti in perdita e il nero per quelli in attivo. E nell’ultimo venerdì di Novembre, dopo il giorno del Ringraziamento, proprio grazie a questi sconti, i conti finivano proprio in nero.


PER RIASSUMERE

  1. Il nero comunica eleganza e simboleggia serietà.
  2. Chi lo usa? Brand luxury di moda e beauty.
  3. Ami il nero? Sei anticonformista, tenace e risoluto!
  4. Lo sapevi che il nome “Black Friday” e la sua usanza nasce in America dai registri contabili?


NOI LO ABBINIAMO COSÌ

Palette nero

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Piano editoriale: l’arma segreta per ripartire

Settembre è il mese della ripartenza dopo la pausa estiva: il rientro dalle vacanze è sempre qualcosa di traumatico! Per affrontarlo al meglio crea un piano editoriale che possa già prevedere tutte le attività content e social che dovrai affrontare.

Che cos’è un piano editoriale?

Un calendario editoriale può essere paragonato ad un’agenda. Quella sulla quale annotavi i tuoi impegni, gli orari delle lezioni, i giorni degli esami universitari! Parliamo quindi di un planner per il tuo business. Solitamente si compone di una lista calendarizzata di azioni strategiche che hanno lo scopo di raggiungere gli obiettivi di business di quell’anno, come ad esempio aumentare il traffico e l’engagement sul tuo sito, fidelizzare i clienti esistenti oppure aumentare le lead.

Il calendario editoriale serve a pianificare le varie attività che coinvolgeranno la produzione o revisione dei tuoi contenuti tenendo traccia degli argomenti già trattati, così da non rimanere mai a corto d’idee. Pianificare in anticipo gli articoli da pubblicare e i post da diffondere ti aiuterà a rendere costante la frequenza di condivisione con il tuo pubblico! Il piano editoriale è uno strumento efficace per tenere la tua attività di Content Marketing sotto controllo, ma soprattutto per prevedere sempre contenuti nuovi e strategici.

Un piano editoriale può essere sviluppato attraverso diversi formati come un foglio Excel condiviso sul cloud con tutto il tuo team, oppure usando le bacheche su Trello, innovative quanto facili da usare.

Esempio calendario editoriale in Trello
Esempio di calendario editoriale in Trello

Come fare un piano editoriale?

  1. La definizione degliobiettivi: metti per iscritto cosa vuoi raggiungere. Vuoi mostrare il lato divertente e umano della tua attività? Vuoi vendere di più? Vuoi offrire un servizio di assistenza ai tuoi clienti? Descrivere i tuoi obiettivi in modo dettagliato ti aiuterà a creare contenuti in linea con la tua strategia.
  2. L’analisi del target: definiti gli obiettivi, pensa ai tuoi utenti! A chi ti stai rivolgendo? Quali sono le loro necessità? Cerca di creare un identikit, il tuo lavoro risulterà molto più semplice se sai con chi ti devi interfacciare.
  3. La scelta deicontenuti: una volta analizzato il target, dovresti avere già capito in linea di massima quali potrebbero essere gli argomenti da approfondire. Racconta di quelli che sono i tuoi prodotti o i tuoi servizi, delle offerte in corso ma anche di curiosità e notizie interessanti. Parla di tutto ciò che può servire al tuo pubblico!
  4. L’analisi dellestatistiche: ricorda di monitorare sempre l’efficacia del tuo piano. Questa probabilmente è la parte più importante che ti consente di capire quali sono stati gli articoli più letti, quelli su cui hanno trascorso maggior tempo e, al contrario, quelli che non hanno suscitato interesse.

Ti renderai conto che, grazie ad un accurato piano editoriale, ti sarà più semplice organizzare le tue giornate. Sicuramente il tempo impiegato per crearne uno sarà ammortizzato giorno per giorno quando, ti basterà aprire il tuo piano editoriale per sapere già che attività ti aspettano!

Però ricorda: un piano editoriale non deve essere inciso sulla pietra. A cosa ci riferiamo? Ti renderai conto che alcune volte vi capiterà di dover stravolgere i piani, magari con una notizia dell’ultimissimo minuto o con un’offerta incredibile! Ma non spaventarti, queste sono occasioni che capitano raramente!

Come creare un piano editoriale integrato

Il piano editoriale può essere costruito per diverse attività di Content Marketing: articoli di un blog, post sui social media, newsletter e Digital PR. Non è ovviamente necessario creare un piano editoriale social e uno per il blog ma piuttosto crearne uno integrato e funzionale a tutte le tue attività.

I contenuti che vengono pubblicati sul blog devono quindi essere coerenti anche i con i post sul profilo social del tuo brand e con le attività di email marketing che metti in campo. Attenzione però, questo non vuol dire replicare i contenuti allo stesso modo.  Il target e la mission comunicativa dell’azienda rimangono gli stessi ma non il mezzo utilizzato. Quando viene completato un piano editoriale è necessario prevedere già i vari formati che avrà ogni contenuto (testo, immagine o video). Ad esempio, la lunghezza del messaggio cambierà in base alle caratteristiche del mezzo, così come il formato che sarà principalmente testuale sul blog, e visuale sui social.

Se vuoi avere maggiori informazioni sul come sviluppare un piano editoriale strategico ed efficace, che ti aiuti a ripartire e far decollare il tuo business, non esitare a contattarci!

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