Come usare il configuratore e lavorare felici

Fingiamo di essere interessati a comprare una sedia per il nostro ufficio.
Cerchiamo online qualche opzione, ognuna ha una caratteristica diversa che ci piace ma nessuna le ha tutte. Quel colore è meglio, ma quell’altro modello è più comodo, questi braccioli sono troppo ingombranti, in quest’altra lo schienale non è reclinabile… questo può succedere se i nostri gusti sono difficili o se semplicemente le nostre aspettative non si rispecchiano nelle offerte presenti sul web.

C’è un modo molto semplice di ovviare a questo inconveniente: il configuratore online.
Il configuratore di prodotto (ormai diventato punto di forza di molte aziende, sia B2B che B2C) permette appunto al cliente di modellare sulla base di alcune linee guida delle soluzioni personalizzate, in modo da soddisfare le sue esigenze in pieno.

Le aziende insomma hanno capito che per catturare l’attenzione del cliente il modo migliore è porlo al centro del processo di produzione, almeno virtualmente.
Il prodotto standard non va più di moda, a chi compra qualcosa online ora piace l’idea di avere qualcosa di unico e costruito a partire dai propri bisogni. I configuratori online offrono proprio questa esperienza ad personam, e consentono di vedere in tempo reale come cambia in base ai nostri parametri l’oggetto che stiamo comprando. Non dobbiamo più immaginare come potrebbe essere la nostra sedia per l’ufficio se fosse rossa o con un diverso schienale, il configuratore 3D ce lo mostra direttamente sull’e-commerce e ci dice anche quanto dobbiamo spendere per personalizzarla. Con un click possiamo infatti cambiare caratteristiche come i materiali, le dimensioni, i tipi di lavorazione, i colori, ecc. e allo stesso tempo sapere come varia il prezzo in base ad esse. Tutto questo con un’interfaccia semplice e intuitiva, attraverso cui possiamo progettare anche prodotti e servizi di carattere industriale o B2B.
Avere un configuratore significa offrire un’esperienza diversa al proprio cliente, basata sul concetto di gamification. Con questo termine si intende il far leva sull’interattività e quindi sul divertimento: praticamente rendere l’acquisto una specie di gioco. Senza dimenticare che, grazie alla customizzazione del proprio oggetto, il cliente ha l’impressione di comprare qualcosa di unico e inimitabile, che solo lui possederà.

Esempio di configuratore di sedie 3D

Ma tutto questo quali benefici porta all’azienda?
In primis, indurre a comportamenti attivi i propri utenti porta un aumento dell’engagement. Ad essere rafforzata è anche la nostra credibilità, come azienda che riesce a soddisfare a pieno i propri clienti.
Risultato? Le vendite crescono; e infatti per sfruttare a pieno le potenzialità di un configuratore online la cosa migliore è abbinarlo ad un e-commerce vero e proprio.

I vantaggi non si esauriscono qui però.
Un configuratore online permette innanzitutto di essere attivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, una comodità non sempre scontata per i nostri clienti.
Sarà poi notevole il risparmio di tempo (e quindi di soldi) nella preparazione dei preventivi individuali, che verranno elaborati direttamente dal software; va da sé che diminuiranno gli errori “umani” e anche le incomprensioni con i clienti, che saranno comunque guidati da noi nelle scelte, secondo le possibilità che gli andremo a fornire.

Configuratore tappeti Besana Moquette

Un punto da non sottovalutare è poi la possibilità di “analizzare” i gusti dei nostri potenziali clienti, per poi anticiparli nelle richieste.
Grazie al configuratore potremo infatti creare di fatto una banca dati, in modo da sfruttarla per conoscere quello che i nostri utenti vogliono e poi realizzare proposte che vadano incontro alle loro aspettative.
Se poi decidessimo di creare un login per chi utilizza il configuratore potremo anche creare un database di contatti, da sfruttare per le nostre esigenze.

In questo senso il configuratore diventa il mezzo per la “co-creazione” di un prodotto, in una collaborazione che vede da una parte l’azienda e dall’altra il cliente; e mentre quest’ultimo è soddisfatto, l’azienda può fare tesoro di una visione a 360° dei gusti dei suoi utenti.

I 10 comandamenti della comunicazione B2B

Comunicare nel mondo B2B è importante tanto quanto nel B2C, anche se con delle differenze. Creare una strategia di comunicazione efficace non è semplice, ma ci sono 10 regole che puoi seguire per farti un’idea di quello che ti serve per la tua comunicazione aziendale.

1. Crea un’immagine aziendale ad hoc

brand identity

Per comunicare, occorre innanzitutto avere qualcosa di concreto da dire. Nel caso del marketing aziendale la questione è seria. Quello che stai vendendo sono i tuoi prodotti e i tuoi servizi, ad altri professionisti. Prima ancora di contenuti veri e propri hai bisogno di un’immagine da veicolare: che sia più istituzionale o meno l’importante è che sia solida. La tua identità andrà veicolata attraverso la grafica e le tue pubbliche relazioni. Dietro è necessario uno studio, in modo da determinare il modo migliore per mostrarti ai tuoi futuri clienti. Essere riconosciuti aumenta il valore dell’azienda e accelera i tempi di lancio e affermazione dei nuovi prodotti. Brand identity, ecco l’obiettivo: il tuo posizionamento aziendale non deve essere confuso.

2. Sii rilevante e chiaro offrendo un valore aggiunto

Messaggio chiaro

Perché qualcuno dovrebbe scegliere la tua azienda rispetto a una miriade di competitor? Per il tuo valore aggiunto. Tocca a te determinare come e perché tu sia la scelta migliore sul mercato.
Nella vendita B2B l’acquisto è un processo razionale che coinvolge più persone: questo significa che il tuo prodotto dovrà essere apprezzato da più professionisti con competenze diverse. Dovrai quindi comunicare i tuoi plus e i tuoi punti di forza rispetto ai tuoi competitor, senza troppi fronzoli. Le parole d’ordine sono razionalità e informatività: gli slogan ad effetto senza un vero e proprio contenuto valido qui non funzionano. Dovrai essere pragmatico e proporre soluzioni concrete, non filosofie. Nessuna azienda ti ascolterà se non offri qualcosa di utile o vantaggioso.

3. Scegli il tuo target in modo preciso

target

Nella comunicazione B2B va fatta selezione. Ciò che vendiamo non è funzionale a tutti, quindi è inutile allargare il proprio target a settori che non portano un ritorno economico reale. È importante quindi individuare un range di clienti a cui rivolgere la tua offerta, per strutturarla nel modo giusto. Infatti una volta individuato un target e le sue relative aspettative, sarà più facile per te soddisfarle.

4. Condividi contenuti utili

Condivisione contenuti

Se hai deciso di puntare anche sul content markenting, ricordati di puntare a contenuti utili per chi ti legge. Al giorno d’oggi internet è pieno di articoli di ogni genere, quindi è ancora più importante pensare bene a cosa scrivere. Focalizzati sulla stesura di articoli che mostrano come risolvere problemi che i tuoi clienti potrebbero trovarsi davanti, oppure offri consigli utili a proposito di determinati argomenti che la tua azienda conosce bene. In questo modo sarà più facile generare delle condivisioni e quindi dei nuovi lead.

5. Scrivi bene

Scrivere bene

Può forse non sembrarti una priorità, ma scrivere bene è importante. Le tue parole saranno tra le prime cose che il tuo cliente vedrà, di conseguenza è opportuno fare una buona impressione. Rendile professionali e snelle. Non è possibile fare comunicazione in modo efficace senza scrivere in modo corretto e piacevole. Inoltre lo span di attenzione di chi legge i tuoi contenuti è probabilmente molto breve, quindi è meglio evitare i giri di parole e arrivare dritti al punto.

6. Mantieni una coerenza

Coerenza

Scontato? Sì, ma non sempre. Con “mantenere una coerenza” si intende il mantenerla a tutti i livelli, che siano gli articoli del tuo blog, il tuo catalogo, le tue mail, ecc.
Qual è il centro della tua comunicazione? Individualo, mantienilo e condividilo il più possibile.
La coerenza può applicarsi anche alla frequenza delle tue comunicazioni, un aspetto da non sottovalutare. Se decidi di mandare la tua newsletter ogni lunedì, ogni lunedì questa dovrà trovarsi nella casella di posta elettronica dei tuoi clienti, altrimenti passerà l’idea che non porti a termine quello che inizi (e non va bene).

7. Creati una buona reputazione

Brand reputation

Quella che in gergo viene definita “company reputation” è un elemento determinante per il B2B. Visto che vi relazionate con altri professionisti, è fondamentale che quel che si dice “in giro” di voi sia positivo. Essere affidabili e puntuali non è qualcosa di poco conto. Quando fate comunicazione è molto vantaggioso poter puntare su questo bene intangibile, perché è un aspetto che spesso vi precederà.

8. Presenta un catalogo aziendale ben costruito

Catalogo aziendale

Il tuo catalogo aziendale espone i tuoi servizi e prodotti, oltre che dare informazioni su di te. È chiaro che sarà quindi anche uno strumento di comunicazione a tutti gli effetti e per questo andrà composto con attenzione. In primis dovrà essere coerente con la tua immagine aziendale. È indispensabile curare la qualità delle immagini che utilizzerai (la prima cosa che verrà notata), oltre che ai testi. Quest’ultimi dovranno essere precisi e professionali, perché il catalogo deve essere professionale e veicolare contenuti “istituzionali”. Non dimenticare di essere (per quanto possibile) semplice però, perché per comprare un tuo prodotto/servizio il cliente deve prima capire cosa vendi.

9. Sfrutta i social media

Social media

Viviamo in un’era dove i social media sono parte integrante delle nostre vite, quindi va da sé che utilizzarli per il nostro business non può che essere un vantaggio. Non c’è bisogno di sfruttarli in modo massiccio come avviene nella comunicazione B2C, però rappresentano pur sempre un modo per farsi pubblicità gratuitamente e per avere un feedback istantaneo. Visto che parliamo di comunicazione B2B, il miglior social network attraverso cui relazionarsi ai propri clienti è LinkedIn, dove dobbiamo optare necessariamente per un’immagine istituzionale. Ad affiancare il profilo aziendale LinkedIn, possono esserci un profilo Facebook e un profilo Instagram, dove veicolare contenuti più friendly e meno orientati al business vero e proprio.

10. Alimenta la fiducia nei tuoi nuovi clienti

Fiducia clienti

Per fare in modo che un cliente vi scelga nel panorama dei vostri competitor dovrete ispirargli anche fiducia. Il modo più semplice per farlo non è essere simpatici (può aiutare però), ma mostrare concretamente le vostre abilità; quindi sì a portfolio e case history sul vostro sito, in modo che chi vi cerca possa vedere come lavorate e i vostri vecchi progetti. Questo comunicherà solidità e esperienza e apparirete più autorevoli agli occhi di chi vi guarda.

B2B e B2C: comunicazione a confronto

Secondo il guru del marketing Seth Godin, “Il B2B non è altro che vendere a qualcuno che ha alle spalle un’azienda che pagherà per i suoi acquisti”.
È vero? Nì. Se è vero che sono mondi simili, tra i due ci sono alcune differenze da tenere in considerazione.

Ma partiamo dalle basi.

Cosa significano le sigle B2B e B2C?

B2B sta per Business to Business, ovvero azienda che vende qualcosa ad un’altra azienda: non abbiamo singoli consumatori, ma professionisti. Questo vuol dire che l’omino in giacca e cravatta incaricato di comprare quel qualcosa agirà in ottica aziendale. Per quanto riguarda la comunicazione bastano due parole: marketing industriale.
B2C sta invece per Business to Consumer ed è il settore che si occupa di vendere alla massa dei consumatori; cioè a me e a te in quanto singoli interessati ad un giubbotto o a un nuovo cellulare.
I canali che sfruttano sono gli stessi, cambiano però la sostanza, gli obiettivi e quindi anche la comunicazione.

Brochure

Esempio di cominucazione B2B: catalogo di prodotto per fiera

Round 1: Informazione vs Persuasione

Nella vendita B2B a gestire l’acquisto sono più persone. La decisione di comprare o meno non dipende dal singolo dipendente e quindi l’attenzione si concentrerà sulle specifiche del prodotto. Le “emozioni” non possono essere coinvolte in toto nello scegliere un prodotto piuttosto che un altro: all’azienda importa che l’acquisto funzioni, non che sia più bello o abbia più follower su Instagram. Quindi cosa dobbiamo dare al nostro futuro cliente? Informazioni chiare e precise che lo convincano ad acquistare il nostro prodotto o servizio perché è oggettivamente meglio degli altri (noi già sappiamo di essere i migliori, però dobbiamo convincere anche lui…).

La vendita B2C punta invece a soddisfare un bisogno immediato del singolo consumatore. Il mercato però è ampissimo, come lo convinciamo a scegliere noi? Ecco che cambiano le dinamiche: la comunicazione deve far leva sullo status quo di un determinato brand o più in generale sui benefici che porta. Un esempio pratico: cerco un giubbotto per l’inverno? Ok, posso puntare a un prodotto che mi tenga più caldo o ad uno firmato. Con quello più caldo non mi ammalerò, però con quello firmato sai quanto saranno invidiosi i miei amici? La mia scelta dipenderà dalle mie priorità e da quanto mi convinceranno (anche emotivamente) le strategie di comunicazione delle mie opzioni. Si tratta di una scelta più spicciola rispetto a quella che deve fare un’azienda, ecco perché è più facile persuadere i consumatori di massa, a cui interessano poco le caratteristiche tecniche.

Farmacia Giardini Guala

Esempio di comunicazione B2C: il volantino

Round 2: Necessario vs Superfluo

Di solito, nella vendita B2B abbiamo clienti che hanno un bisogno oggettivo del nostro servizio. Per esempio, la determinata azienda A ha bisogno di un finanziamento. Inizia quindi a guardare le offerte delle varie banche. La banca B può puntare a farsi scegliere per la sua affidabilità o per il prestigio dei clienti passati, ma dietro rimane un’esigenza reale: prima o poi l’azienda A dovrà scegliere da chi prendere questo finanziamento.
Nel B2C questo non succede sempre, perché magari il signor Rossi ha bisogno di un paio di scarpe nuove ma è più facile che voglia solo comprare uno degli ultimi modelli. Il signor Rossi è probabile abbia delle altre scarpe da usare, l’azienda A invece non può procedere senza il prestito.

È qui che sta la differenza di fondo tra i due tipi di comunicazione nel mercato. La comunicazione nel mercato B2B punterà a mostrare il proprio prodotto/servizio come più prestigioso, conveniente e affidabile. Gli strumenti della comunicazione B2C punteranno invece a convincere il consumatore che il prodotto è più bello, è più nuovo e più famoso degli altri. Il suo bisogno è reale? Non importa, tanto lo può creare direttamente il brand!

 

Besana Moquette tool

Strumenti per la comunicazione B2B: il configuratore online

Round 3: Targettizzato vs Generico

Nel comunicare, il B2B ha il suo target già ben individuato. Se vendo server, non mi rivolgerò certo al panettiere sotto casa. Da un certo punto di vista il lavoro è semplificato perché conosco il mio pubblico, dall’altro questo significa produrre contenuti mirati e più specifici. Nel B2C invece la comunicazione si rivolge alla massa quasi indistinta dei papabili consumatori. La maggior parte delle volte non c’è un target specifico, quindi la comunicazione deve essere di ampio respiro e deve cercare di convincere anche utenti diversi.

PuraBrace ADV

Esempio di comunicazione B2C: pubblicità cartacea

Round 4: Fidelizzare vs Coinvolgere

Come abbiamo detto, i clienti dei due tipi di business sono diversi. Da una parte l’azienda, dall’altra il singolo. Cambiano quindi anche le dinamiche del rapporto venditore-consumatore.
Nel B2B l’azienda che vende punta a stringere dei rapporti con i clienti duraturi nel tempo perché è molto più conveniente trovare qualcuno che ci dia lavoro sul lungo termine. E come arrivare a questa entrata fissa? Con una comunicazione precisa e settoriale, che mostri i vantaggi reali del nostro prodotto, usando anche report e statistiche.

Nel B2C un discorso del genere è più complicato, perché l’offerta presente sul mercato è enorme. Ecco che quindi l’importante diventa coinvolgere sul momento il cliente, per catturare la sua attenzione mentre scorre il dito sul telefono e trasformarla in profitto (nostro). Video, foto e pubblicità accattivanti sono lo strumento giusto per creare engagement. Servono le parole giuste, semplici ma efficaci.

 

Perché hai bisogno di una strategia di marketing

Ti è mai capitato di metterti in macchina e non sapere dove stai andando?

Sicuramente è molto divertente: cartina sul cofano dell’auto, magari con la fidanzata, “Andiamo qui?” indicando un luogo a caso, e via che si parte. Nessuna idea di cosa vedremo, poche idee di quanto tempo ci vorrà e budget fuori controllo. Vedi un mucchio di cose e ti diverti, ma una notte arrivi in un paesino e scopri che c’è la festa del patrono, nessun albergo libero per chilometri e ti tocca dormire in macchina. E, alla fine di un viaggio divertente ma disorganizzato, ti ritrovi con la schiena e la macchina scassata, scopri che ti sei perso dei posti bellissimi e hai finito i soldi.

Questa premessa vacanziera per cominciare a discutere della necessità di una strategia anche nel marketing:
Dove vuoi essere tra un anno?
Come vuoi che ti vedano i clienti?
Sei sicuro di arrivarci senza finire la benzina in mezzo al tragitto?

Viaggiatore

Avere una mappa per guidare la tua impresa verso la tua meta, pianificando tutti i passaggi e le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi, adattandosi ai cambiamenti e sconsigliando i viaggi pericolosi ma senza perdersi le cose più belle e importanti oggi è la chiave di un business di successo reale.

Insomma, perché ho bisogno di una strategia di marketing?
Perché così puoi andare al mare tranquillo… una volta decisa la rotta e pianificato il viaggio, i dettagli delle attività tattiche ed eventuali correttivi verranno da sé. Un bel viaggio, divertente e sicuro, vero?

Vediamo ora come impostare una strategia di marketing di successo

Per farla semplice: butta fuori una cosa sensata, falla vedere a molta gente, controlla, impara e migliora!

Non si parla di fare una campagna sconti a fine mese ma di “leggere”, prevedere e guidare i comportamenti dei tuoi potenziali clienti nel futuro.
Oggi condividiamo con te alcune considerazioni su quello che è il processo più performante per creare una strategia di successo!

1. Definisci i tuoi obiettivi, tra sogno e realtà

Strategia

Una strategia ha senso solo se hai obiettivi precisi. Senza obiettivi ben chiari e numericamente definiti la tua idea è solo un sogno.
Devi sapere con certezza quanto riuscirai a dare al mercato, di quali risorse disponi. Inutile cercare di fatturare il triplo in un anno se non hai le risorse per farlo. Puoi anche delineare tutto quello che vuoi ottenere, ma scrivi su un pezzo di carta cosa ti serve per poterlo fare: vuoi fatturare il doppio?
Bene, di cosa hai bisogno per riuscirci? Hai bisogno di più persone, di maggiori competenze, di macchinari migliori? Solo tu puoi saperlo, basta una semplice “lista della spesa” per prevedere e guidare il tuo futuro, anche se ancora non hai tutto in mano. Insomma, vola col pensiero ma tieni i piedi ben saldi sul terreno.
E se ancora non hai degli obiettivi? Trova il modo di definirli. Ad esempio, puoi calcolare quanti clienti hai, quanto rendono, fare una stima di quanti clienti puoi prendere in un mese e valutare quindi di quanto puoi crescere.

2. Strategia e posizionamento

Posizionamento

La variabile più importante della strategia è la mente del tuo cliente, senza questa tutti i tuoi piani sono solo teoria. Disegna un’area geografica ben definita e conta i clienti potenziali in quell’area. Cosa pensano di te? Sanno che esisti? Quanto costa andare a prenderli? Se dovessero incontrarti (online o nella vita reale) cosa penserebbero di te? Quanto spazio ti lascia la concorrenza nella loro testa?
Come sei posizionato nella mente del tuo potenziale cliente? Cosa vuoi che pensino prima di incontrarti? Come puoi preparare il terreno per fare in modo che siano ben predisposti ad acquistare i tuoi prodotti senza fare storie sui prezzi e con le giuste aspettative?
Sicuramente avere una buona proposta di valore fa la differenza.

3. Automatizza le attività tattiche

Appunti

Ora che hai descritto il tuo obiettivo e la tua prima strategia devi darti da fare per mettere in piedi delle attività efficaci e automatiche. Ad esempio, non ha senso che lavori per mesi ad un messaggio perfetto su Google Adwords, i tuoi clienti ti stanno cercando ora: pubblica SUBITO alcuni messaggi sensati e guarda come performano nel tempo. Ricorda che veloce è meglio che perfetto, e che perfetto non esiste.
Fai molti test inizialmente, metti in competizione messaggi differenti e verifica quali siano più performanti, metti in pausa quelli che non vanno e investi su ciò che funziona.
Impara da tutto e prendi appunti, se non hai idee piuttosto copia le strategie dai concorrenti adattandole alla tua impresa e vedi se funzionano.

4. Controllo e ridefinizione

test

A questo punto inizia il processo di raffinamento dei risultati. Innanzitutto non disperare se i primi risultati non sono quelli che ti aspetti, perché nel marketing può capitare: il periodo di lancio sbagliato, il messaggio non corretto o altre variabili esterne possono farti buttare via del denaro. Ricorda che dovresti conoscere alcune metriche standard per il tuo settore: se fai riparazioni idrauliche di emergenza chiamarti davvero in tanti già al primo giorno, ma se vendi consulenza per l’ottimizzazione dei processi di laboratorio, forse arriva qualche click al mese.

5. Impara

Impara

Quanto importante è formarsi costantemente? Impara leggendo libri, frequentando corsi di sala, ascoltando altri imprenditori sia in italiano sia in inglese (e i grandi trend arrivano spesso da mercati internazionali).
Dedica del tempo fisso, ad esempio uno o due giorni al mese, alla formazione – se hai poco budget trovi tantissimo materiale gratuito sul web – ma ricorda che la tua formazione nel marketing è l’investimento più importante che puoi fare, perché grazie alla corretta strategia puoi arrivare a guidare il mercato, invece che subirlo.

Grafica e web: le tendenze del 2018

A cavallo tra l’anno 2017 e il 2018 iniziamo a fare le prime previsioni sulle tendenze grafiche che caratterizzeranno il nuovo anno in arrivo. Nella grafica e nel digitale, come nel design in generale, tutto passa in fretta, le tendenze si consumano in breve tempo e pochi sono davvero in grado di sperimentare ed innovare.
Vediamo insieme le tendenze che caratterizzeranno il nuovo anno:

Effetto “Glitch”

L’immagine corrotta, ovvero l’effetto glitch, è stata una delle tendenze più popolari nel mondo digitale. Apparentemente, quello che una volta era fastidioso per lo spettatore ora è stato trasformato in un effetto ricercato. Il 2018 è l’anno in cui le immagini corrotte prendono il sopravvento sul mondo del graphic design.

Effetto Glitch

Effetto “rovinato”

Nel 2018 tutto ciò che include spruzzi, graffi, strappi, rotture o qualsiasi altra forma per “rovinare” l’estetica sarà considerato moderno.

Effeto rovinato

Doppia esposizione

“Sto vedendo doppio” non sarà più un effetto post-liquore. Due tonalità a doppia esposizione viene ottenuto raddoppiando l’immagine o utilizzando due diverse immagini sovrapposte a colori monocromatici.

Doppia Esposizione

Double Light

Un altro grande “doppio” tra le tendenze del design grafico 2018 è la luce a doppio colore, un effetto che può essere ottenuto con due effettive fonti di luce o la divisione del canale del colore.

Double Light

Tipografia creativa

La tipografia creativa è tra i leader per le tendenze del design grafico 2018, infatti è da diversi anni che viene utilizzata da molti brand.

Typography

Tipografia ritagliata

Già molto in voga in questo 2017, l’arte delle lettere ritagliate continuerà ad impegnare creativi nel realizzare piccoli capolavori di grafica.

Cropped Typography

Tipografia nella vita reale

Una tendenza moderna del graphic design è la tipografia che interagisce strettamente con altri elementi della composizione. L’effetto ottenuto è: lettere trasformate in oggetti della vita reale.

Tipografia vita reale

Illustrazioni

Le illustrazioni disegnate a mano sono sempre sull’onda della popolarità e non passeranno mai di moda. Nel 2018 verranno presentate in combinazione con altre tendenze del design come le immagini in negativo, il 3d e altro ancora.

Illustrazioni

Colori brillanti e 3D

Colori brillanti abbinati al 3D saranno tra le soluzioni vincenti del prossimo anno, soprattutto tonalità vivaci saranno in cima alle classifiche di preferenza dei designer.

3D

Forme geometriche e pattern

Soprattutto nel mondo digitale continuerà a diffondersi questa tendenza, dove le forme geometriche e i pattern la fanno da padrone. Il flat design e il material design, infatti funzionano meglio se combinati con elementi decorativi semplici e minimali.

Forme geometriche

Animazioni

Nel web le animazioni hanno sempre più un ruolo predominante, soprattutto sui dispositivi mobili. Oggi le animazioni sono già un trend nel web, le vediamo ovunque: loghi, icone, transizioni nella pagine web e anche nell’email marketing. I video e le GIF offrono un vero e proprio piacere visivo, suscitano emozioni positive e attirano l’attenzione dei visitatori per un periodo di tempo sicuramente più longevo.

anumation

SVG

PNG, JPG, GIF appartengono al passato: nel web design di oggi è fondamentale avere immagini di alta qualità e facilmente accessibili. L’SVG sarà il formato di tendenza del 2018 nel web perché ha un grande vantaggio: può essere ingrandito e rimpicciolito senza che la qualità venga compromessa.

Responsive logo

Loghi reattivi

Sono passati 10 anni da quando il responsive design ha iniziato a rivoluzionare il web e da allora è diventato lo standard del settore. Designer e sviluppatori hanno iniziato a sperimentare vari modi per adattare i progetti al dispositivo dell’utente come soluzione adatta a un solo sito web. Ciò ha gettato le basi per quello che sarebbe diventato noto come “design reattivo”. L’idea di alterare loghi per soddisfare le stesse richieste degli utenti è rimasta in gran parte impensabile… fino ad ora. Le aziende hanno rinfrescato i loro loghi in versioni moderne e semplificate negli ultimi anni e il design del logo reattivo è il logico passo successivo nel soddisfare le esigenze di oggi.

In conclusione possiamo dire che il 2018 sarà un anno ipnotico e vivace, proprio come diceva Ernest Beckerla strada per la creatività passa molto vicino al manicomio e alcune volte devia o finisce proprio lì.

Advertising: istruzioni per l’uso

C’era una volta la réclame, che attraverso slogan seducenti ci spingeva ad acquistare il nuovo modello della stessa autovettura che avevamo in garage, intossicarci con una marca di sigarette invece che un’altra, bere quella tale bibita e mangiare quella particolare merendina ipercalorica. E c’è ancora oggi, ma la chiamiamo advertising: la sua missione è sempre quella di influenzare, in modo sistematico e intenzionale, le scelte del pubblico in relazione al consumo di beni e all’utilizzo di servizi.

Il segreto per la buona riuscita di una campagna advertising… non è un segreto! È infatti indispensabile creare una strategia comunicativa che segua un percorso che focalizzi il target di riferimento, analizzi gli obbiettivi e tenga conto delle risorse a disposizione, giungendo infine allo sviluppo della creatività del messaggio.

Importante è anche comprendere quale sia il media più adatto a veicolare il messaggio. Fino a qualche anno fa, i giornali, le affissioni, la posta, la televisione e la radio erano i mezzi privilegiati da chi voleva far conoscere il proprio marchio, i prodotti e i servizi offerti. Con l’inarrestabile affermarsi della rete, le vie tradizionali della comunicazione parrebbero condannate all’obsolescenza. Nonostante l’evidente ridimensionamento, la pubblicità a mezzo stampa offre ancora oggi molteplici vantaggi.

Analogico Vs. Digitale

Diversi studi rivelano la pubblicità giornalistica assicura all’azienda un ritorno sugli investimenti superiore a quello ottenuto attraverso la televisione o la rete. Uno dei fattori di questo successo risiede nel fatto che il supporto cartaceo – il giornale, il depliant o la brochure – circola per lungo tempo all’interno di uffici, case e luoghi pubblici raggiungendo un pubblico vasto ed eterogeneo. Inoltre, scegliendo di investire su quotidiani e periodici, l’azienda proietta sul proprio marchio parte dell’autorevolezza della pubblicazione che ospita l’inserzione: un prezioso valore aggiunto.

Alcuni esempi di pagine pubblicitarie realizzate da NeroBold

Fonte di informazione, luogo di svago e di incontro per milioni di utenti, internet è anche il luogo dove il business sta crescendo in modo esponenziale anno dopo anno. L’advertising digitale si sta sviluppando principalmente attorno ai motori di ricerca come Google, che offre servizi come AdSense e, soprattutto, AdWords, che permette alle aziende di inserire i propri annunci distribuendoli attraverso il network, e di posizionare l’indirizzo del sito aziendale più in alto rispetto ai risultati organici della ricerca effettuata. Anche società di social networking, come Facebook, Instagram e Linkedin, offrono alle aziende la possibilità di pianificare campagne advertising grazie a inserzioni che combinano testi, foto e video.

L’importanza di una strategia

Stabilito il media o i media ritenuti più funzionali alla promozione di un prodotto, di un servizio, dell’immagine di un’azienda o di un ente, ci teniamo a ribadire quanto sia necessaria procedere con una strategia di comunicazione che abbia perfettamente a fuoco alcuni punti fondamentali:

  • Individuare il potenziale cliente.
  • Valorizzare i vantaggi offerti dal prodotto e i benefici che il consumatore potrà ottenere dal suo utilizzo
  • Scegliere quale linguaggio utilizzare (autorevole, divertente, shockante o seducente) a seconda delle emozioni che si vorranno suscitare.
  • Scegliere l’immagine o le immagini che meglio si adattano al messaggio.

Noi di NeroBold vi offriamo l’esperienza e tutte le figure professionali, dal copywriter al grafico, dal fotografo al videomaker, per creare campagne advertising – tradizionali o digitali – a misura della vostra azienda, in grado di promuovere con efficacia corporate image e product image.

Ascoltando con attenzione per capire meglio.
Per creare, comunicare e innovare. Insieme a voi.

 

Come la realtà virtuale cambierà il nostro lavoro

Recentemente Mark Zuckerberg ha affermato che in futuro le persone vivranno con un visore in testa che gli permetterà di navigare su internet, guardare film o giocare ai videogame. Sembra fantascienza, ma il futuro non è poi così lontano, perché la realtà virtuale, la tecnologia a cui fa riferimento il CEO di Facebook, è già nelle nostre case ma nemmeno ce ne siamo accorti! Spot televisivi, riviste e banner pubblicitari, mostrano sempre più frequentemente quegli “occhiali enormi” che sembrano usciti da un episodio di Star Trek, ma che cos’è davvero la realtà virtuale? La realtà virtuale è una tecnologia che permette all’utente di simulare esperienze che sembrano reali, grazie ad ambienti tridimensionali si ha la possibilità di interagire con quello che lo circonda! Fino ad oggi il suo utilizzo è stato principalmente nel mondo del gaming, ma si conta che il suo incremento nei prossimi tre anni sarà esponenziale e verrà applicato in tutti i settori del business. Strumentazione a costi più accessibili e applicazioni sempre più avanzate faranno diventare la realtà virtuale una tecnologia di uso quotidiano, ma quali saranno gli sviluppi nel settore del lavoro? Ecco alcuni esempi di applicazione:
Cultura e Educazione
Gli studenti di astronomia potranno conoscere il sistema solare, muovendosi tra i pianeti e monitorare i progressi di una cometa, facilitandone la comprensione. I musei potranno adottarla per ricreare ambientazioni, facendo rivivere eventi storici o vedere monumenti ai tempi di realizzazione. Inoltre sarebbe possibile interagire per visualizzare una struttura molecolare per capirne eventuali problemi.
Edilizia
La realtà virtuale può essere estremamente utile nel settore delle costruzioni, utilizzando un ambiente virtuale è possibile costruire un progetto riducendo il numero di errori che si potrebbero presentare ad edificio completato, per garantire la fattibilità di un progetto architettonico. Non solo, operai e acquirenti, potranno esplorarlo ancora prima che questo venga realizzato diventando uno strumento indispensabile anche per le agenzie immobiliari che devono far vedere abitazioni non sempre facili da raggiungere.
Moda
Nella moda è possibile costruire negozi virtuali e avatar che simulano il proprio out-fit “indossato”. Per citare un esempio, Tommy Hilfiger, in alcuni punti vendita americani, permette ai suoi clienti di vivere un’esperienza in realtà virtuale facendoli salire in passerella e nei backstage delle sfilate! https://youtu.be/lUal_Lrhec0
Business
Sta diventando sempre più comune il suo utilizzo per la formazione di nuovi dipendenti oppure per vedere/esplorare/analizzare un prodotto a 360. Altri utilizzi interessanti: per rilevare problemi di progettazione, soprattutto per le aziende che producono prodotti pericolosi oppure per far “incontrare” in una riunione virtuale diverse persone sparse per il mondo. In ingegneria la realtà virtuale consente di visualizzare un progetto in 3D e di ottenere, così, una maggiore comprensione delle sue funzionalità: ad esempio nell’Automotive viene utilizzata per scopi di prototipazione durante il processo di progettazione.
Medicina e Salute
Nella medicina l’utilizzo della realtà virtuale è molto efficace, per esempio, per simulare un intervento chirurgico e per la formazione professionale, riducendo, cosi, il rischio di complicanze. Sono stati fatti dei test su pazienti paraplegici che, grazie alle cuffie VR sono riusciti a recuperare alcune funzioni celebrali associate alle gambe, semplicemente “facendoli giocare in un campo da calcio”.
Industriale
La realtà virtuale permette agli ingegneri di testare la sicurezza dei veicoli e dà la possibilità ai propri venditori di far guidare qualsiasi auto al cliente, senza spostarsi dal concessionario e riducendo i rischi sulla strada. Con gli appositi visori, un meccanico sarà in grado di riparare un pezzo o montare un motore, senza nessun tipo di formazione. La realtà virtuale va a braccetto con quella aumentata per aiutare a risolvere guasti e problemi in modo veloce e autonomamente, riducendo costi di trasferta da parte dei tecnici specializzati e potendo risolvere dei problemi anche stando dalla parte opposta dell’emisfero. La realtà virtuale è uno strumento perfetto per migliorare la manutenzione, perché fornisce un supporto diretto agli operatori durante le proprie attività, aumentando la velocità e la precisione nel lavoro. È anche una soluzione efficace per la gestione del magazzino, identificando rapidamente un prodotto attraverso la fotocamera sul dispositivo mobile.
Turismo
Visitare un hotel o un città prima di andarci, sarà possibile attraverso la VR che permetterà anche di provare a fare giri in elicottero o in barca, prima di acquistare il biglietto.

Vi presentiamo Zucchi 39

Ci siamo! Siamo ufficialmente diventati “cusanesi”!
Cusanesi??? Se le fonti internet non sbagliano si chiamano cosi gli abitanti di Cusano Milanino. Ci troviamo all’interno di Zucchi39, un nuovo loft technology di 400 mq dove gli spazi sono pensati per condividere, collaborare e connettersi con professionisti del mondo digitale.

NeroBold si arricchisce, quindi, di nuovi servizi, quali ad esempio:

CLOUD

Il Cloud può essere definito come uno spazio di archiviazione sempre accessibile, in ogni momento e luogo e da qualunque dispositivo, a condizione di disporre di una connessione a internet. Un sistema attraverso cui i dati sono salvati in server a cui si può sempre avere accesso. Utilizzare servizi cloud offre vantaggi anche alle aziende, che possono usufruire dei loro dati e condividerli in maniera più semplice e veloce.

CONNETTIVITÀ

Proponiamo una vasta gamma di servizi di accesso alla rete e soluzioni per l’utenza business, dalla connettività con banda garantita scelta dal cliente alla fibra ottica, fino ai sistemi voip.

DISASTER RECOVERY

Il team garantisce servizi di Disaster Recovery in grado di gestire al meglio ogni potenziale interruzione dei sistemi aziendali causati da ogni tipo di evento o catastrofe naturale. Gestiamo anche situazioni riguardanti migrazioni e attività di fusioni o acquisizioni.

HOSTING

Se hai bisogno di costruire un sito web, ti servirà un hosting, ovvero, uno spazio internet che ospiti le pagine del tuo sito. Siamo in grado di offrirvi un ampio ventaglio di servizi integrati che dall’Hosting spaziano sino alla progettazione e realizzazione di complesse soluzioni virtualizzate e dedicate e servizi di caselle mail e Posta Elettronica Certificata.

NETWORKING E SICUREZZA

Proponiamo una vasta gamma di servizi di accesso alla rete e soluzioni per l’utenza business. Proteggiamo l’affidabilità, l’integrità, l’usabilità e la sicurezza dei tuoi dati. Le minacce più comuni che possono intaccare la tua security sono: virus; spyware e adware, attacco da parte di hacker, furto di identità e furto di dati.

SERVER E STORAGE

La necessità delle aziende di gestire enormi quantità di dati, archiviarli in maniera tale da rispondere a standard di sicurezza informatica e nel rispetto della normativa vigente, avere un efficiente sistema di controllo centralizzato per gestire l’aumento esponenziale delle informazioni e agevolare i backup, porta le aziende a scegliere una soluzione di server e storage.

SERVIZI DI BACKUP

Proteggiamo i tuoi dati aziendali grazie a servizi di backup innovativi ed evoluti, integrando funzionalità di protezione, recupero, ricerca e accesso alle informazioni presenti su computer fissi e portatili. Garantiamo non solo la disponibilità dei dati, ma anche la loro integrità e sicurezza.

VOIP

Voice Over IP si traduce letteralmente come ‘Voce tramite protocollo internet’. Si tratta quindi di una tecnologia che permette di effettuare conversazioni telefoniche attraverso una connessione internet, senza l’obbligo di dover disporre di una linea telefonica tradizionale.

WEB CONFERENCE

I moderni servizi di conferencing offrono molte funzionalità facilmente gestibili. Le soluzioni di comunicazione possono essere ibride e IP, assicurando servizi voce, conferenza, messaggistica e mobilità.

Vieni a trovarci! Non vediamo l’ora di presentarvi il nostro nuovo team “allargato”.

La Farmacia si fa bella

La farmacia non è una semplice attività commerciale ma una vera e propria area aziendale.

Esternare il suo carattere di unicità.

È questo il primo obiettivo del Marketing della farmacia. Le offerte vengono dopo.
Oggi la Farmacia è, a tutti gli effetti, una vera e propria area aziendale che opera in linea con i principi di marketing per massimizzare la riconoscibilità e la propria identità.
Ogni spazio è uno strumento per esprimersi, per parlare e far parlare di sé. L’immagine pertanto che la farmacia deve trasmettere, mettendo insieme l’elemento umano e quello strutturale/visivo, è quella di un luogo sicuro dove è possibile avere un parere professionale.

La comunicazione non è solo quella tra il farmacista e il cliente, ma anche il modo in cui i prodotti sono esposti nel punto vendita: una collocazione strategica basata sul category management può influenzare la motivazioni di acquisto.
Le persone non entrano in farmacia per acquistare un prodotto bensì per soddisfare un bisogno. La comunicazione all’interno della farmacia è il tassello che veste, affianca e completa architettura e design amplificando l’efficacia del messaggio.
È l’opportunità per il farmacista di trasmettere un’immagine moderna, imprenditoriale e vincente della propria attività, massimizzandone la redditività.

Ecco cosa NeroBold può fare per la tua Farmacia:

1) Concept ed esposizione dei prodotti
Ogni farmacia ha qualità e identità diverse ed è per questo che analizziamo gli strumenti di comunicazione necessari alla farmacia: elementi preziosi per dare vita al concept che ispirerà ogni strumento di comunicazione. Il concept assicurerà la coerenza del messaggio garantendo così l’unicità della farmacia.
Grafica e testi sono così, coerenti con il concept, l’architettura e il design degli spazi, lavorando in sinergia per guidare il cliente nella scelta del prodotto attraverso un progetto di visual merchandising e category management studiato per la massima resa estetica e commerciale.

Farmacia Giardini Guala

2) Logo design
è il primo strumento per comunicare l’identità della farmacia e per presentarsi al pubblico. Per questo NeroBold dedica la massima attenzione alla sua realizzazione. Studiamo e analizziamo la concorrenza, ne ideiamo il naming, laddove fosse necessario, arrivando alla realizzazione di un logo unico e riconoscibile dai colori e dalle simbologie in linea con il concept di comunicazione.

Farmacia Giardini Guala

3) Materiali di comunicazione e punto vendita
Folder, calendario eventi, agenda della salute, shopper, immagine coordinata, brochure, materiale promozionale, ma anche cartellonistica e insegne: comunicare i valori della farmacia in modo coordinato è il primo obiettivo. Tutti gli strumenti studiati dal team NeroBold sono a supporto dell’immagine della farmacia e sono coerenti tra loro. Dalle promozioni, alle comunicazioni su attività e prodotti, alle informazioni istituzionali, ogni occasione è importante per distinguersi.

Farmacia Giardini Guala

Sito web e gestione dei canali social

Il sito web della farmacia è il luogo perfetto per fornire informazioni precise e aggiornate al pubblico. Ad esempio riguardo ai servizi offerti e agli orari e turni di apertura, annunciare offerte, eventi o giornate promozionali. Noi abbiamo l’esperienza e tutte le figure professionali per sviluppare ogni progetto digitale, dal sito internet all’e-commerce, dalle campagne web marketing ai CRM per la gestione dei farmaci.

Contatta il team NeroBold, possiamo aiutarti nel raggiungere obiettivi chiari ma soprattutto raggiungibili.

Google: proteggi la tua navigazione con l’HTTPS

La notizia è importante e sta girando già da alcuni mesi sui canali digitali: da ottobre 2017 Google richiederà di adottare i propri siti del protocollo HTTPS rispetto al tradizionale HTTP.

Infatti, navigando su Chrome i siti non contrassegnati dal protocollo HTTPS saranno segnalati come siti non sicuri.

Percentuali di utilizzo dei browser (maggio 2017)

Chrome
76%
Firefox
14%
Internet Explorer
5%
Safari
4%
Altro
1%

Cosa significa HTTPS?

HTTPS è l’acronimo di HyperText Transfer Protocol over Secure Socket Layer, un protocollo per la comunicazione sicura attraverso una rete di computer.
In poche parole, dà al visitatore un senso di fiducia, di sicurezza, perché la connessione viene certificata come sicura da enti specifici. Questo quindi risulta necessario per proteggere l’autenticità delle pagine web, la sicurezza degli account e a mantenere private le comunicazioni, l’identità e la navigazione web dell’utente stesso.

Tutti i siti hanno bisogno dell’HTTPS?

Se non hai un e-commerce, o non richiedi registrazioni di dati sensibili la risposta è (apparentemente) NO.

Sembra però che Google abbia deciso di “premiare” i siti con connessione sicura, evidenziandolo sulla barra del browser e addirittura favorendo il posizionamento dei siti che utilizzano il protocollo HTTPS.

https

 

 

Perché munirsi del protocollo HTTPS?

Vi diamo almeno tre buoni motivi per passare, a questa nuova soluzione:

1. Garantire l’integrità del sito web

Il protocollo HTTPS è un alleato essenziale per evitare che intrusi si frappongano nella comunicazione tra il tuo sito web e chi naviga.

2. Maggiore protezione della privacy.

Spesso si pensa che solo i siti che gestiscono dati sensibili abbiano bisogno del protocollo HTTPS. In realtà invece, anche siti con protocolli HTTP non protetti possono rivelare informazioni private sugli utenti e i loro relativi comportamenti. Il protocollo HTTPS negherà a estranei la possibilità di “ascoltare” (anche solo passivamente) le comunicazioni tra il tuo sito e gli utenti.

3. Benefici in ambito SEO.

Il passaggio da HTTP ad HTTPS rappresenta una scelta lungimirante, soprattutto per chi si occupa di e-commerce. Seppur il posizionamento non subirà cambiamenti repentini, alla lunga distanza questo fattore aumenterà la fiducia degli utenti portando un traffico considerevolmente più ampio e maggiori conversioni.

Google https htpp

Non aspettare che sia troppo tardi, effettua subito il passaggio a HTTPS.

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